LECCO – “Avvicinate i giovani a questa professione e mandateceli alla Fnaarc. Lo chiedo da anni quando vado in giro per l’Italia e voi di Lecco l’avete fatto, visto che alla presidenza della vostra associazione c’è Andrea Secchi, che è un bravo giovane”.
Adalberto Corsi, presidente della Federazione nazionale associazioni agenti e rappresentanti di commercio, è stato esplicito parlando oggi, lunedì 15 settembre, al convegno che si è tenuto nell’auditorium della “Casa dell’economia” in via Tonale per iniziativa della Fnaarc lecchese, costituita nel 1963 per iniziativa del cavalier Mario Figini.
“Tutti sanno chi siamo – ha detto il presidente Corsi – anche se qualcuno finge di non conoscerci, a partire da Confindustria, che ha impiegato ben dodici anni per rinnovarci il contratto…”.
“Siamo in 250.000 – ha aggiunto – e movimentiamo, dati e statistiche alla mano, il 70% del Pil. Certo i tempi sono cambiati e anche noi abbiamo dovuto e dobbiamo tuttora adeguarci, perché importanti novità sono intervenute pure nel mondo della produzione. E’ insomma sempre più indispensabile la formazione continua, così come è fondamentale conoscere almeno la lingua inglese e utilizzare la tecnologia”.
“Ci mancano però le risorse – ha sottolineato Corsi, 84 anni splendidamente portati, alla guida della Fnaarc da un ventennio – e queste ce le deve dare il Governo. Ci devono poi restituire l’Irap, così come dobbiamo avere il diritto di poter detrarre le spese di gestione delle nostre auto al 100% e non soltanto all’80%, perché per un agente di commercio l’automobile è il suo ufficio a tutti gli effetti”.
“La nostra Federazione è sempre stata credibile – ha concluso il presidente – ma è indispensabile cancellare ogni forma di individualismo e rimanere uniti”.
Prima di lui Carlo Frigerio, presidente a interim della Fnaarc di Lecco, aveva illustrato i risultati dell’indagine condotta su un campione di oltre 220 agenti di commercio sull’evoluzione della loro professione e, di riflesso, del loro ruolo. “A partire dal 2010 abbiamo deciso di metterci in discussione – ha premesso – e abbiamo dimostrato di essere pronti per emergere e di saper restare al passo con i tempi ad esempio attraverso l’organizzazione di corsi di formazione e azioni di sensibilizzazione sui giovani”.
“Oltremodo importanti – ha aggiunto – sono poi la specializzazione legata al marketing, il confronto con i mercati e l’aggiornamento informatico. Adesso siamo dentro un sommergibile pronto a riemergere”.
“Occorre lavorare in gruppo – aveva sottolineato in precedenza il presidente lecchese degli agenti e rappresentanti di commercio, Andrea Secchi – anche se può essere difficile. Cambiare pelle oggi è fondamentale, ma se lo si vuole si possono raggiungere grandi traguardi”.
Al convegno di Lecco avrebbero dovuto intervenire anche il presidente nazionale di Confindustria, Giorgio Squinzi,e il numero uno di Confcommercio, Carlo Sangalli, trattenuti entrambi fuori provincia. La Confcommercio nazionale era comunque rappresentata dal direttore generale Francesco Rivolta, mentre Squinzi aveva fatto pervenire un suo messaggio in cui, oltre a evidenziare il ruolo strategico ricoperto dalla categoria all’interno del mondo produttivo, ricordava come “l’industria non potrebbe mai fare a meno degli agenti di commercio” e sottolineava il peso di una crisi “che non ci dà tregua e di cui continuiamo a pagare un prezzo troppo alto”.
Nel suo indirizzo di saluto il presidente della Camera di commercio, Vico Valassi, aveva tenuto a ribadire come il sistema Lecco abbia già dimostrato di saper “fare squadra”, così da dare risposte sempre più concrete alle imprese.
Maurizio Del Tenno, sottosegretario regionale alle opere per l’Expo, aveva invece rimarcato l’importanza di riflettere sui cambiamenti in atto e di trovare nuovi stimoli professionali. “Il vostro impegno non è mai venuto meno – ha detto Del Tenno rivolgendosi direttamente agli agenti di commercio – e voi siete parte del grande popolo delle partite Iva e rappresentate in molti casi il punto di partenza della produzione”.
Sul ruolo dell’agente di commercio e sulla sua riqualificazione da “viaggiatore” a professionista altamente specializzato si è soffermato nel corso dei lavori anche il presidente di Confcommercio Lecco, Peppino Ciresa. Sono poi intervenuti il vicepresidente vicario della Fnaarc, Antonio Franceschi, l’avvocato Agostino Petriello e Brunetto Bosco, presidente della Fondazione Enasarco.