LECCO – E’ un grido di allarme quello che Ance lancia a livello nazionale: l’Italia è un Paese da “codice rosso”.
Un grido raccolto e rilanciato anche da Ance Lecco Sondrio: “La situazione in cui versano in Italia strade, ponti, reti ferroviarie, edifici, spazi verdi e scuole è a rischio. E purtroppo è come se, per accorgercene, sia necessario attendere il prossimo evento atmosferico intenso o calamitoso”, afferma l’Associazione nazionale dei costruttori edili.
Alla base di questa situazione sta il fatto che “le risorse ci sono ma rimangono sui conti correnti dello Stato: ciò a causa soprattutto di un livello asfissiante di burocrazia, che determina una totale incomprensibilità delle norme anche da parte delle pubbliche amministrazioni che le devono applicare”.
Per questo motivo, Ance chiede un atto di volontà e coraggio da parte del nuovo Parlamento, affinché “metta mano” da subito al Codice appalti ed elimini le procedure farraginose: “Serve subito un decreto legge, – afferma Ance – per consentire alle amministrazioni di far partire i lavori, e poi una nuova riforma dotata di un regolamento attuativo che restituisca la certezza del diritto”.
“Questi temi – sottolinea il presidente di Ance Lecco Sondrio, Sergio Piazza – sono già stati al centro del confronto avuto con i candidati alle recenti elezioni politiche e del documento che, come Associazione, abbiamo loro inviato. Inoltre sono stati ripresi nei contatti avuti in queste settimane con i Parlamentari eletti. Sarà nostra premura sviluppare, insieme a tutto il nostro sistema, una forte azione di sensibilizzazione perché si possa arrivare in tempi brevi a dei primi risultati”.