L’economia lecchese recupera e cresce oltre i livelli ‘pre Covid’

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Tutti positivi gli indicatori dell’economia lecchese, solo la produzione in lieve calo nel comasco

Meno cassa integrazione e più aziende attive. Galimberti: “Dare fiato e gambe alla ripresa”

LECCO – Dall’analisi congiunturale del 3° trimestre emerge una ripresa del comparto industriale in entrambe le province lariane: tutti i valori tornano superiori al livelli pre-Covid, con la sola eccezione della produzione di Como (-0,6% a fronte del +11,2% lecchese).

Rispetto ai valori del 3° trimestre 2019, ordini e fatturato delle imprese industriali registrano crescite sia per Como (rispettivamente +7,2% e +7,1%), sia soprattutto per Lecco (rispettivamente +9,4% e +12,7%). Anche per l’artigianato gli indicatori sono su livelli superiori o uguali a quelli del 3° trimestre 2019: a Como produzione +6,3%, ordini +4,6% e fatturato +10,7%; a Lecco rispettivamente +6,6%, invariato e +3,3%.

Per quanto riguarda il terziario, dal commercio vengono segnali positivi in entrambe le province (valore aggiunto: Como +5,1% e Lecco +9,8%; occupazione rispettivamente +2,5% e +11,3%). Nei servizi, la realtà comasca esprime performance migliori, soprattutto per l’occupazione (valore aggiunto +6,7%, contro il +6,6% lecchese; occupazione +14,9% e +0,2%).

Le ore di cassa integrazione autorizzate dall’INPS in tutti e due i territori sono in calo. Nei primi nove mesi del 2021, a Como, le ore di cassa integrazione ordinaria diminuiscono del 25,1% rispetto allo stesso periodo del 2020, quelle straordinarie del 16,4% e la cassa in deroga del 43,2%; complessivamente, le ore sono calate del 30,4% (da quasi 35 milioni di ore a circa 24 milioni). A Lecco le ore autorizzate di cassa ordinaria calano del 54,7%; quella straordinaria si riduce del 22,2% e la cassa in deroga del 34%.

Il totale delle ore di cassa autorizzate scende del 50,2% (da 20,7 a 10,3 milioni) e del 37,8% nell’intera area lariana, dove si attestano a 34,5 milioni di ore (CIG ordinaria -37,4%; straordinaria -18,9%; in deroga -40,9%).

Nei primi 9 mesi del 2021, rispetto al corrispondente periodo del 2020, i fallimenti a Como passano da 34 a 47 unità (+38,2%); a Lecco diminuiscono da 31 a 28 (-9,7%).

A fine settembre 2021, le imprese registrate in provincia di Como erano 48.354 (per 61.762 localizzazioni) e il saldo tra imprese nate e cessate nei primi nove mesi del 2021 è positivo per 480 unità. Rispetto a fine settembre 2020, il numero delle aziende è cresciuto dello 0,9%.

A Lecco le imprese registrate erano 25.775 (per 33.188 localizzazioni) e il saldo tra imprese nate e cessate è pari a +107; rispetto a fine settembre 2020 la variazione del numero delle imprese registrate è stata pari a +0,3%. Nel complesso, le aziende lariane sono aumentate dello 0,7% (a fronte del +1,2% lombardo e del +0,6% nazionale), attestandosi a quota 74.129. Nel raffronto tra i primi nove mesi del 2021 e lo stesso periodo del 2020, le iscrizioni sono aumentate del 23,4% e le cessazioni sono calate del 4%.

“I dati congiunturali sono positivi e inducono a ben sperare – dice Marco Galimberti, presidente della Camera di Commercio Como Lecco – Le imprese lariane di tutti i settori analizzati fanno registrare valori in crescita rispetto al 3° trimestre 2019, ovvero alla situazione pre-Covid. Un’eccezione è rappresentata dalla produzione industriale comasca, in lieve calo (-0,6%) a fronte dei decisi aumenti di fatturato (+7,1%) e ordini (+7,2%). Le imprese industriali lecchesi fanno registrare crescite più elevate: produzione +11,2%, fatturato +12,7% e ordini +9,4%. Da evidenziare anche il calo delle ore di cassa integrazione autorizzate nei primi 9 mesi dell’anno (per l’area lariana -37,8%) e la crescita del numero di imprese (+0,7%)”.

“Ora sarà importante dar fiato e gambe alla ripresa, e in questa prospettiva la Camera di Commercio sta predisponendo il proprio Bilancio Preventivo 2022. L’auspicio – conclude – è evidentemente quello che il quadro pandemico resti sotto controllo, e vada anzi progressivamente attenuandosi, risultato raggiungibile a condizione che ciascuno di noi assuma comportamenti responsabili, espressione di rispetto e attenzione al bene comune”.