LECCO – I rifiuti non solo un onere ma anche un’opportunità: è in questa direzione che il progetto “CSR: Comunità Socialmente Responsabili” ha invitato a guardare le aziende del territorio, perché la sensibilità sui temi ambientali non passa solo dai cittadini ma anche dalle imprese.
L’iniziativa è nata dalla volontà delle associazioni Direzione Futuro e Terra Project di generare “un patto territoriale per favorire una crescita imprenditoriale sostenibile”, ha spiegato Anna Riva, presidente di Terra Project, e si è sviluppata a partire dalla gestione dei rifiuti per arrivare alle nuove prospettive di Responsabilità Sociale di Impresa ed di economia circolare, quale fattore determinante per lo sviluppo e la sostenibilità a lungo termine anche sui mercati internazionali.
“Un’economia circolare che- come sottolineato da Mauro Vaia, consulente di Terra Institute – porta a valorizzare il rifiuto, grazie al riciclo, trasformando la sua gestione in un vantaggio competitivo, consentendo la riduzione di costi e ad un atteggiamento socialmente responsabile da parte delle imprese”
Il progetto, dal luglio dello scorso anno a gennaio, si è concentrato su quattro aziende del territorio: Sircatene di Missaglia, Electro Adda di Brivio, Costruzioni Meccaniche Magatti di Mandello e Fiocchi Munizioni di Lecco.
“Sono state individuate delle aziende metalmeccaniche perché è la tipologia più diffusa sul nostro territorio” ha spiegato Angelo Riva, cofondatore di Terra Project. Parlando di rifiuti non poteva non essere coinvolta nel progetto anche Silea, la società pubblica che gestisce la raccolta e lo smaltimento dell’immondizia in provincia di Lecco. “Auspichiamo possa esserci una contaminazione positiva nel mondo delle imprese su questa tematica – ha suggerito Mauro Colombo, amministratore di Silea – che possano nascere tavoli comuni tra aziende e istituzioni, lavorando insieme alla riduzione degli sprechi e ad un maggiore riciclo dei rifiuti”.
Nell’immediato, le imprese coinvolte hanno già ottenuto dei risultati in materia di waste management: “Abbiamo installato delle isole ecologiche in un reparto ‘pilota’, in modo da differenziare il tipo di rifiuto prodotto – spiega Marco Testori di Sircatene – il ferro è un rifiuto che produce un introito, altri materiali no, per questo abbiamo differenziato ulteriormente, riducendo gli imballaggi non valorizzabili. Abbiamo creato un catasto dei rifiuti, elaborato scenario di rischi, c’è stata una diminuzione dei volumi da smaltire e sicuramente più ordine”.
“L’obiettivo – ha proseguito Chiara Ratti – è quello di promuovere nella nostra azienda una cultura della responsabilità e una visione sistemica che coinvolga tutti gli attori, all’interno e fuori dall’impresa”.
“La responsabilità sociale d’impresa deve coinvolgere tutti i livelli – ha ribadito Federica Russo di Electro Adda – noi svilupperemo la raccolta differenziata in ogni reparto. Nella nostra impresa si utilizza ferro, alluminio, vernici ed oli, vogliamo migliorare il sistema di gestione dei rifiuti che deve integrarsi agli altri sistemi di gestione, dalla sicurezza alla qualità”.
Anche alla Costruzioni Meccaniche Magatti si è provveduto alla realizzazione di isole ecologiche nei reparti. “Siamo sensibili a questa tematica – ha commentato per l’azienda Deborah Frigerio – abbiamo coinvolto i nostri dipendenti, migliorato l’etichettatura dei rifiuti, assicurandoci anche l’adeguatezza del trasporto dei rifiuti dalla nostra azienda al luogo di smaltimento”.