Il titolare Enrico Valsecchi: “La vita ci ha messo davanti ad una scelta: il lavoro o la salute? Abbiamo deciso per la seconda opzione”
“Mi dispiacerebbe vedere sparire tutto ciò che abbiamo costruito in questi anni. Spero che qualcuno lo possa rilevare”
MALGRATE – Dopo 40 anni di dedizione, sacrificio e passione, Enrico Valsecchi, classe 1964, è costretto a chiudere le serrande del Gaggio Market storico negozio di alimentari a Malgrate. Le ragioni sono purtroppo legate alla salute, uno stop forzato giunto senza preavviso e che, nonostante la sua proverbiale tenacia, lo hanno costretto ad una decisione che mai avrebbe voluto prendere.
Da quattro decenni, Enrico e sua moglie Giovanna, ormai in pensione, sono una presenza fissa per la comunità, un punto di riferimento che va oltre il commercio di generi alimentari. In quelle mura si respira la cura di chi non si limita a gestire un’attività commerciale, ma coltiva rapporti umani, costruisce legami che il tempo ha reso solidi.
“Avrei continuato ancora per qualche anno fino all’età pensionabile, ma la vita ci ha messo davanti ad una scelta: il lavoro o la salute? Abbiamo deciso per la seconda opzione”, confessa Enrico che lavora in negozio dal 1983, prima come dipendente, poi nel 2002 acquisisce con la moglie un ramo di attività e nel 2004 diventano proprietari dell’intero negozio.
“Mi è sempre piaciuto questo lavoro, ma ora non posso più portarlo avanti”, spiega Enrico, mentre Giovanna lo osserva con il sorriso dolce di chi ha condiviso anni di gioie e fatiche. I due figli, Michele e Roberto invece, hanno preso strade diverse, lasciando Enrico con il desiderio che, in qualche modo, la sua attività possa continuare.
“Non si fanno grandi numeri con questo mestiere – spiega – ma gli affari comunque sono buoni, una famiglia può vivere bene e negli ultimi anni, spinti proprio dalla voglia di fare di più e meglio, abbiamo avviato anche servizio catering che ha preso piede. Mi auguro davvero che qualcuno voglia rilevare il negozio. Mi dispiacerebbe vedere sparire tutto ciò che abbiamo costruito in questi anni” racconta, mentre i ricordi si affollano nella mente.
Le bilance, i banchi sempre ordinati e le chiacchierate con i clienti affezionati: tutto rischia di scomparire con la chiusura definitiva. E se da una parte la malinconia per ciò che sta per finire è palpabile, dall’altra c’è la speranza che qualcuno, magari un giovane con la stessa passione, possa prendere in mano il testimone e continuare quella che, a tutti gli effetti, è una piccola istituzione di paese.
Non sarà facile, lo sa bene Enrico. I tempi sono cambiati e le dinamiche del commercio di prossimità sono diventate sempre più complesse. Eppure, crede ancora nella forza della comunità e nel valore umano del suo mestiere. “Ho parlato anche con il sindaco nella speranza che qualcuno possa rilevarlo e sappia vedere oltre il semplice negozio. Qui dentro ci sono anni di storia, di lavoro e di persone”.
E se Malgrate rischia di dover salutare una parte della sua storia, l’auspicio è che quella fiammella di vita commerciale portata avanti con dedizione e tenacia da Enrico e Giovanna, non si spenga del tutto.