
Arturo Vermi – “Diario della felicità”
Dal 15 marzo all’8 giugno, Palazzo delle Paure a Lecco ospita la prima mostra del ciclo dedicato ai maestri della scena artistica del territorio di Lecco e della Brianza.
Protagonista dell’appuntamento sarà Arturo Vermi (1928-1988), indiscusso animatore degli ambienti creativi milanesi e briantei dalla fine degli anni Cinquanta fino agli anni ottanta.
La rassegna, curata da Simona Bartolena analizza la vicenda creativa dell’artista bergamasco, ma che ha vissuto molti anni nella Brianza lecchese, attraverso oltre 60 opere, in grado di ripercorre l’intera sua carriera, dai lavori giovanili, improntati all’Informale, fino a quelli della sua maturità.
Nonostante il percorso proponga gli esempi più rappresentativi di tutti i suoi grandi cicli, l’esposizione si concentra sulle tendenze minimaliste che hanno caratterizzato il lavoro di Vermi, di cui fu uno dei precursori italiani, con serie come le Lapidi, i Diari e poi le Presenze dove un singolo elemento occupa una posizione calibratissima nello spazio. Per Vermi il minimalismo non è però un fine, ma un mezzo per esplorare le dimensioni invisibili della realtà. Il suo approccio, infatti, riflette una visione spirituale e umanista che lo colloca piuttosto in dialogo con il minimalismo europeo o orientale. La filosofia orientale, infatti, è molto presente nell’opera di Arturo Vermi, in particolare il pensiero Zen, che seguirà per tutta la vita e che diventerà protagonista della seconda fase della sua ricerca.
Per orari e prezzi si rimanda al sito.