Dopo la segnalazione dell’errore nella stima delle emissioni dell’impianto la Direzione Generale Ambiente e Clima della Regione Lombardia ha inviato una formale richiesta di chiarimenti alla società Acinque Energy Greenway S.r.l
Nell’attesa dei nuovi calcoli, l’iter autorizzativo è stato sospeso. Valsecchi e Cesana: “Apprezzabile il comportamento prudente e rigoroso manifestato dagli enti sovracomunali”
LECCO – Dieci giorni di tempo “per fornire chiarimenti tecnici di merito, in particolare riguardo ai dati dichiarati sulle emissioni di NOx (ossido di azoto) e CO (monossido di azoto) e alla valutazione complessiva del beneficio ambientale previsto nel progetto del nuovo impianto di cogenerazione del Caleotto e destinato ad alimentare la rete di teleriscaldamento del Comune di Lecco”.
Questi i termini indicati da Regione Lombardia ad Acinque Energy Greenway Srl, società che sta gestendo l’intervento del teleriscaldamento, in seguito alla richiesta pervenuta dai consiglieri comunali lecchesi Corrado Valsecchi e Lorella Cesana.
Dopo aver scoperto, nello Studio Preliminare Ambientale presentato da Acinque a marzo 2024, la presenza di un errore significativo nella stima delle emissioni di ossidi di azoto (NOx) e monossido di carbonio (CO) prodotte dalle caldaie domestiche private, i due consiglieri avevano scritto a Regione Lombardia chiedendo la revoca in autotutela del decreto regionale di esclusione dalla VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) del maggio 2024, decreto con il quale era stato di fatto dato il via libera all’opera. Alla Provincia di Lecco invece era stato richiesto di sospendere l’iter per il rilascio dell’Autorizzazione Unica Ambientale, i cui termini sarebbero scaduti il prossimo 19 novembre, in attesa degli effettivi chiarimenti tecnici.
La prima risposta alle richieste di Valsecchi e Cesana era pervenuta proprio da Villa Locatelli: “Abbiamo preso atto delle richieste pervenute, sospendendo il procedimento per l’AUA e chiedendo a Regione di esprimersi” ha confermato la presidente della Provincia Alessandra Hofmann.
Oggi, 13 novembre, la Direzione Generale Ambiente e Clima della Regione Lombardia ha inviato una formale richiesta di chiarimenti alla società Acinque Energy Greenway S.r.l. in merito al progetto di produzione di energia sito in Via Arlenico a Lecco.
La comunicazione, firmata dalla dirigente Francesca Davino del settore Valutazioni Ambientali e Bonifiche (VIA), fa riferimento al decreto dirigenziale n. 7106 del 9 maggio 2024, con cui il progetto era stato approvato, riprendendo poi la segnalazione del 1° novembre scorso dei due consiglieri comunali. In sintesi, nello Studio Preliminare Ambientale presentato da Acinque a marzo 2024 sarebbe presente un errore significativo nella stima delle emissioni di ossidi di azoto (NOx) e monossido di carbonio (CO) prodotte dalle caldaie domestiche private. L’analisi allegata dai consiglieri e redatta dall’Ing. Giacomo Mainetti indica una sovrastima delle emissioni di tali inquinanti “per un fattore pari a 10³”, ovvero mille volte superiori ai valori reali, “con conseguente sopravvalutazione dei benefici ambientali legati alla sostituzione delle caldaie tradizionali con l’allaccio al teleriscaldamento” si legge nella nota di Regione.
Prendendo atto di questa segnalazione, Regione ha quindi richiesto ad Acinque Energy Greenway di fornire entro 10 giorni dei chiarimenti tecnici di merito, in particolare riguardo ai dati dichiarati sulle emissioni di NOx e CO e alla valutazione complessiva del beneficio ambientale previsto nel progetto.
Da parte sua, la società Acinque Energy Greenway ha comunicato in una breve nota stampa di aver incaricato nei giorni scorsi Tecno Habitat, società di ingegneria incaricata a suo tempo di redigere lo studio, un riesame complessivo e puntuale della documentazione prodotta. “Saremo quindi pronta a fornire agli enti preposti, nei tempi previsti, tutti gli approfondimenti tecnici richiesti”.

Soddisfazione è stata espressa dai consiglieri Corrado Valsecchi e Lorella Cesana: “Leggiamo con soddisfazione la nota pervenuta da Regione Lombardia con la quale viene confermato che la riduzione delle emissioni inquinanti per effetto dell’allaccio al teleriscaldamento è uno degli elementi considerati nell’istruttoria regionale che oggi viene chiesto di chiarire ed approfondire sulla scorta della nota da noi trasmessa a Regione Lombardia, Provincia di Lecco e Comune di Lecco. E’ apprezzabile il comportamento prudente e rigoroso manifestato dagli enti sovracomunali che senza indugio hanno raccolto le nostre osservazioni per far chiarezza su un tema molto importante per la salute dei cittadini lecchesi. Comportamento che ci convince sempre più della fondatezza e necessità della nostra azione” hanno commentato.
Critiche, invece, verso l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Mauro Gattinoni: “Siamocerti di aver reso un doveroso servizio alla comunità con spirito etico, di trasparenza e di competenza e ci auguriamo che tale spirito verrà compreso dagli amministratori della città che dopo aver con tutta evidenza omesso un attento controllo delle azioni sul suo territorio, ancora non hanno assunto la benchè minima iniziativa trincerandosi dietro il più rigoroso mutismo“.
Il tema approderà in Aula a Palazzo Bovara lunedì prossimo, 17 novembre, in occasione del consiglio comunale tramite l’ordine del giorno proposto dai due consiglieri che chiederà ufficialmente alla Giunta di annullare di annullare l’efficacia attuativa della delibera dello scorso 29 settembre relativa alla variante urbanistica per la centrale cogenerativa presso il Polo del Caleotto (con la quale si autorizza l’innalzamento delle due canne fumarie dell’impianto di 5 metri), in attesa di riesame tecnico e amministrativo. Un gesto, come sottolineato, “per impegnare invece Sindaco e Giunta ad una doverosa verifica e riesame dell’istruttoria svolta a livelo comunale e riteniamo sia a questo punto scontato il voto unanime di tutto il consiglio comunale, mentre non potrà passare inosservato il disinteresse manifestato da chi governa oggi la città verso la salute dei suoi cittadini”.

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