LECCO – Il cielo illuminato ed il riflesso dei fuochi d’artificio nelle acque del Lario così, nella serata di domenica, lo spettacolo pirotecnico ha concluso la ‘festa del lago e della montagna’, promossa dall’Amministrazione Comunale e da LTM, incantando migliaia di cittadini e non, tutti con il naso all’insù.
L’appuntamento con la benedizione del lago e della città l’ultima domenica di giugno è ormai una tradizione che ha preso il via dal sagrato della Basilica con la processione della reliquia, guidata da Monsignor Franco Cecchin, sulle note del corpo musicale di Annone Brianza, per dirigersi fino alla piattaforma galleggiante, alla volta, poi, della statua di San Nicolò a bordo delle Lucie, le tipiche imbarcazioni rese celebri dal Manzoni.
Presenti le autorità lecchesi, dal primo cittadino, Virginio Brivio, il vicesindaco Francesca Bonacina e gli assessori, al prefetto di Lecco Liliana Baccari, che hanno atteso, con le migliaia di persone assiepate sul lungolago, il buio e quindi l’inizio dei fuochi artificiali. Uno spettacolo. Con il pubblico rimasto a bocca aperta che si è sciolto, poi, in un lungo applauso.
La kermesse, iniziata sabato esaltando le montagne lecchesi, domenica ha invece voluto celebrare ed accendere un riflettore sulla bellezza del lago e dell’intera città, apparsa, per l’occasione blindatissima, con decine di uomini delle forze dell’ordine a sorvegliare e camion a sbarrare la strada a garanzia della sicurezza, in aggiunta all’ordinanza che ha vietato la vendita di bevande in bottiglie di vetro fino alla mezzanotte.
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