VALMADRERA – Dalle imprese al territorio attraverso la responsabilità sociale d’impresa: questo l’obiettivo del progetto pilota di Terra Institute e lanciato sul territorio lecchese in collaborazione con la Cooperativa Terra Project, l’associazione Direzione Futuro e Silea Spa.
Al centro del progetto la consapevolezza che le grandi sfide ambientali ed ecologiche rappresentano oramai un nuovo paradigma economico con cui le aziende devono confrontarsi. Per questo motivo il progetto, lanciato a luglio 2016, ha analizzato le problematiche e le sfide ambientali legate alla gestione del ciclo dei rifiuti (waste management).
La sperimentazione sta riguardando quattro importanti aziende metalmeccaniche della Provincia di Lecco: Electroadda, Fiocchi Spa, Cmm Magatti e Sircatene. In questi mesi le quattro realtà sono riuscite a migliorare il processo di waste management aziendale in un’ottica di responsabilità sociale d’impresa, che coinvolge non solo i manager ma “l’insieme dei dipendenti” come spiegato dagli stessi rappresentanti.
“L’obiettivo è creare delle Comunità Socialmente Responsabili, partendo dalle aziende e arrivando al territorio, alle scuole, agli enti pubblici, alle associazioni – ha spiegato Mauro Vaia, consulente di Terra Insitute (che ha sede a Bressanone, in Trentino) – attraverso l’identificazione di esigenze e la promozione di percorsi specifici di formazione interna accompagniamo le aziende in questo percorso, le aiutiamo a diventare ‘sostenibili’ ambientalmente e socialmente“.
Tra le aziende che hanno accettato di sperimentare il progetto di waste management vi è la Fiocchi Munizioni Spa: “Da anni abbiamo abbracciato questa filosofia – ha spiegato Lorenzo Del Giudice, tecnico ambientale – oggi abbiamo un’economia circolare che ci permette di recuperare l’82% degli scarti che produciamo. Accanto a questo abbiamo ci siamo dotati di un impianto fotovoltaico”.
Pareri positivi arrivano anche dalle altre tre aziende coinvolte, tra cui la CMM Magatti, piccola realtà mandellese, la Sircatene (Missaglia) e la Electroadda (Beverate di Brivio): “Abbiamo accettato con entusiasmo la proposta – ha spiegato Rossella Sirtori (Sircatene) – personalmente credo molto nella Fabbrica che respira. Ci siamo evoluti dal punto di vista delle nuove tecnologie, abbiamo abbracciato l’era digitale, ma in termini ambientali e di sostenibilità ancora molto c’è da fare. Questa sperimentazione dimostra che il luogo di lavoro può essere inserito bene nel territorio, con un ritorno anche in termini economici“.
“Come Electroadda abbiamo avviato diversi progetti principali – ha commentato Maurizio Russo di Electroadda – tra cui il recupero responsabile del calore, motori ad alta efficienza, ottimizzazione dell’energia impiegata. Oggi come oggi anche noi riusciamo a riutilizzare oltre l’80% degli scarti. Devo dire che si tratta di una sfida importante da affrontare in un clima di compartecipazione, tenendo ben presente che oltre alla parte sociale vi è quella ambientale e allo stesso tempo l’azienda deve poter continuare a produrre competitivamente”.
I prossimi step (tra cui la redazione di una bozza di procedura virtuosa per la gestione dei rifiuti) verranno verosimilmente conclusi entro il mese di dicembre. Il 26 gennaio, presso la Camera di Commercio di Lecco (ente che partecipa al progetto) i primi risultati della sperimentazione nelle aziende saranno presentati in una conferenza stampa.