Lettera. La Mediazione Famigliare deve diventare un servizio sociale

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Cirimbelli BolzanoBOLZANO – Riceviamo e Pubblichiamo:

“Tolstoy diceva: “tutte le famiglie felici si assomigliano, ogni famiglia è infelice a modo suo.” Io da mediatore familiare dico che: “tutte le separazioni consensuali si assomigliano, ma ognuna è consensuale a modo suo.”
La Mediazione Familiare è un percorso rivolto alle coppie di fatto o coniugate in via di separazione, separate o divorziate finalizzato a riaprire o facilitare il dialogo fra genitori, affinchè possano giungere ad elaborare in prima persona, con l’aiuto di un terzo neutrale, accordi di separazione che siano funzionali al benessere dei figli al fine che situazioni conflittuali e distruttive si prolunghino per anni. L’Asdi di Bolzano, è stato il primo servizio specializzato su tutto il territorio nazionale, ad occuparsi professionalmente della sofferenza di cui rimane vittima un nucleo familiare giunto al termine del suo percorso comune già dal 1986.
Da anni ci battiamo affinchè l’Istituto della mediazione familiare venga introdotto nel nostro Ordinamento Giuridico prima di presentare ricorso per una eventuale separazione tra coniugi conviventi con figli. L’Alto Adige è l’unica provincia in tutta Italia dove l’istituto della mediazione familiare è stato riconosciuto con una delibera della Giunta Provinciale quale servizio sociale da offrire a quelle persone che si trovano a dover affrontare una situazione di separazione o di divorzio. Siamo consapevoli che la mediazione familiare non è la panacea che risolve tutto, ma siamo altresi convinti, e la casistica ci è di conforto, che le coppie che affrontano questo percorso riescono ad affrontare meglio l’evento di una separazione e a rimanere genitori collaborativi per i propri figli”.

Il Direttore del Centro Asdi
Elio Cirimbelli