LECCO – Riceviamo e pubblichiamo
“Al termine di questo anno 2013, credo sia giunto pure il momento per tentare di fare un primo bilancio della mia nuova esperienza come consigliere regionale, che non posso che considerare positiva dal punto di vista personale, soprattutto per la possibilità che mi dà di lavorare a favore del territorio e per la ricchezza di nuovi contatti e relazioni che comporta.
Dal punto di vista politico è chiaro che ha un limite, quello di non esercitare un ruolo di governo! Però anche la minoranza consiliare ha un suo ruolo importante e, perciò, in sintonia con i colleghi del gruppo PD e del Patto Civico Ambrosoli, sto lavorando in questi mesi per cercare di contrastare efficacemente, dove necessario, la maggioranza di centro-destra e per collaborare sui provvedimenti che condividiamo o sui quali possiamo cercare di incidere.
In questi ultimi mesi uno dei temi principali che ho affrontato, anche per la mia presenza nella Commissione V (Territorio), è stato costituito dalla riforma della “governance” delle ALER. Al riguardo ho anche organizzato un incontro a Lecco, lo scorso 11 novembre. per ascoltare e raccogliere i suggerimenti dei protagonisti della politica della casa nel nostro territorio. Il provvedimento che è stato approvato dal Consiglio Regionale il 26 novembre 2013 prevede l’accorpamento delle aziende (da 13 sono scese a 5), la riduzione dei componenti degli organi amministrativi (dal Consiglio si è passati all’amministratore unico) e la previsione di un Consiglio territoriale in rappresentanza dei sindaci del territorio. Dunque per i cittadini un minor costo ma sedi delle aziende meno vicine! Si tratta di una norma che non mi soddisfa completamente, soprattutto dal punto di vista della rappresentatività territoriale e per il raggruppamento che vede Lecco accorpato con Bergamo e Sondrio, ma è comunque un primo propositivo passo nella discussione generale di revisione dei costi e del riassetto delle politiche abitative in Lombardia.
Sia per la mia presenza in Commissione V sia per una scelta programmatica personale, uno dei problemi che sto affrontando è quella della situazione del trasporto pubblico ed in particolare di quello ferroviario, che registra ogni giorno le giuste critiche dei pendolari per le condizioni di disagio nelle quali si trovano a viaggiare quotidianamente (ritardi – carrozze insufficienti e degradate). In questo senso ho già avuto modo di confrontarmi con i rappresentanti dei comitati dei pendolari delle linee che caratterizzano il lecchese (Tirano-Lecco-Milano Centrale, Lecco-Milano Porta Garibaldi, Lecco-Molteno-Monza-Milano P.G., Lecco-Como) ed ho presentato alcune interrogazioni per “incalzare” su questo tema l’assessore competente.
Nell’ultima seduta del Consiglio Regionale, dopo l’approvazione del bilancio 2014, sul quale abbiamo espresso il nostro voto contrario per la pochezza di contenuti che la Giunta Maroni è riuscita ad esprimere, sono stati approvati due provvedimenti significativi, che ben sintetizzano il giudizio in “chiaroscuro” su questa Amministrazione regionale: una legge proposta dall’opposizione ed approvata all’unanimità sui contratti di solidarietà, che si propone di incentivare per le imprese lombarde l’utilizzo di questa modalità rispetto alla Cassa Integrazione, integrando le risorse nazionali con un impegno iniziale di 2 milioni di euro l’anno da parte di Regione Lombardia;
l’approvazione dei criteri per le nomine nella sanità, con cui sono stati recepiti i contenuti del decreto “Balduzzi”. Al riguardo abbiamo chiesto la nomina di una commissione indipendente che potesse restringere la cerchia dei candidati alla direzione delle Asl e delle Aziende Ospedaliere in base a criteri oggettivi di competenza e di merito. Purtroppo la maggioranza ha preferito tenersi una propria “discrezionalità” politica in nome della “responsabilità” e non abbiamo potuto fare altro che prenderne atto votando in modo contrario a questo provvedimento.
Considerato che siamo a pochi giorni dal Natale, porgo a tutti i miei più sinceri auguri. Si tratta quest’anno di un Natale “difficile” per molte famiglie. Anche per questo mi auguro un anno nuovo che sia migliore di quello che stiamo lasciando, nel quale la politica possa finalmente rivelare il suo volto migliore, di vicinanza rispetto ai bisogni dei cittadini, e insieme sappiamo porre le premesse per uscire dall’attuale situazione di crisi. Quanto meno, proviamoci seriamente!”
Raffaele Straniero