CALOLZIO– Procedono a pieno ritmo i lavori di ristrutturazione della capanna sociale Ghislandi del CAI Calolzio, sulle pendici meridionali del Resegone, che pur essendo riservata ai soci è un ottimo punto d’appoggio al Rifugio Alpinisti Monzesi. La sfida? Rimettere tutto a nuovo in tempo per la tradizionale festa del gruppo, in autunno.
I lavori, al Baitello intitolato a Giacomo Ghislandi presso il Passo del Fo, nel valico che collega Lecco alla Valle d’Erve, sono iniziati da solo un paio di settimane; “è una ristrutturazione completa, abbiamo mantenuto solo il tetto”, così Giuseppe Rocchi, presidente del CAI di Calolziocorte, impegnato in prima persona, con gli altri soci volontari, nella sostituzione delle pareti in legno e dei vecchi muri perimetrali, nel rifacimento dei pavimenti, nonché negli altri necessari interventi.
A tre anni fa risalgono i lavori di sistemazione del rifugio poco distante, mentre “quest’anno era d’obbligo rimodernare il Baitello – spiega Rocchi – cerchiamo di risparmiare sulla manodopera, tutti i giorni infatti ci sono volontari al lavoro”, anche le spese del materiale, trasportato fino al Passo del Fo tramite un elicottero, sono sostenute in toto dalla sezione del CAI, che si è prefissata di terminare la ristrutturazione in tempo per domenica 9 ottobre, quando, come da tradizione, si svolgerà la Messa e la castagnata, “in quella data presenteremo a tutti la capanna sociale rimessa a nuovo”, una grande festa che coinvolgerà i ben 810 soci, appassionati di montagna e alpinismo.
“A marzo scade il mio mandato di presidente e non potrò più essere eletto – avendo già ricoperto per due volte la carica – diciamo che questo è il mio ultimo atto come presidente di questa bella società!”, ha concluso Giuseppe Rocchi.