Soccorso Alpino al trentennale del 118 per promuovere la cultura della prevenzione

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Domenica scorsa a Lecco anche il presidente Luca Vitali e il Delegato Marco Anemoli

Negli ultimi anni aumento costante nel numero di interventi compiuti sul territorio

LECCO – In occasione del trentennale del 118, celebrato in tutta la Lombardia tra venerdì 25 e domenica 27 marzo 2022, anche il Cnsas Lombardo ha partecipato agli eventi in programma, organizzati dalle AAT 118 (Articolazioni Aziendali Territoriali) di Areu – Agenzia regionale emergenza urgenza, in collaborazione con le Associazioni di volontariato. A Lecco erano presenti il presidente del Cnsas lombardo, Luca Vitali, e il delegato responsabile della XIX Lariana, Marco Anemoli, che hanno contribuito evidenziando i cambiamenti più significativi avvenuti negli ultimi anni nel soccorso in montagna e in ambiente impervio e ostile.

La legge n. 126 del 13 ottobre 2020 sottolinea lo stretto rapporto e l’interazione del Cnsas con il Servizio sanitario nazionale, con il sistema 118 e i servizi di elisoccorso, oltre che con le Centrali NUE 112. Secondo l’art. 37-sexies, il Cnsas provvede in particolare “al soccorso degli infortunati, dei pericolanti, dei soggetti in imminente pericolo di vita e a rischio di evoluzione sanitaria, alla ricerca e al soccorso dei dispersi e al recupero dei caduti nel territorio montano, nell’ambiente ipogeo e nelle zone impervie del territorio nazionale. Restano ferme le competenze e le attività svolte da altre amministrazioni o organizzazioni operanti allo stesso fine; nel caso di intervento di squadre appartenenti a diversi enti ed organizzazioni, la funzione di coordinamento e direzione delle operazioni è assunta dal responsabile del Cnsas”.

Il Cnsas ha un rapporto diretto con Areu e uno scambio operativo costante con le Soreu (Sale operative regionali dell’emergenza urgenza sanitaria). Fanno parte del Cnsas anche medici e infermieri, specializzati proprio nell’emergenza ad alto rischio in ambiente alpino e in grotta (ambiente ipogeo); tutti i soccorritori iscritti hanno l’obbligo di una formazione continua e specifica, oltre che tecnica, anche nell’ambito del soccorso sanitario.

Durante gli interventi il Cnsas collabora con diverse realtà istituzionali, territoriali e militari: in particolare, nel 2020 è stato firmato un protocollo con la Guardia di finanza, per potenziare la sinergia con il Sagf (Soccorso alpino Guardia di finanza), anche per mezzo di elicotteri e complessi dispositivi tecnologici, come il sistema IMSI Catcher, che si è rivelato molto efficace soprattutto durante le operazioni di ricerca.

Negli ultimi anni, si registra un aumento costante nel numero di interventi compiuti sul territorio di pertinenza della XIX Delegazione Lariana: nel 2018 gli interventi furono 314 (345 nel 2019, 394 nel 2020) e nel 2021 sono stati 411, nonostante il periodo di fermo dovuto alla pandemia. Nella maggior parte dei casi, si tratta di situazioni in cui emergono inesperienza, poca preparazione, scarsa conoscenza del territorio o una mancanza di attenzione all’equipaggiamento, tutti aspetti che, se tenuti in considerazione, possono evitare l’attivazione di persone e risorse.

Proprio per questo il Cnsas insiste sulla cultura della prevenzione con una serie di iniziative locali e con una campagna nazionale permanente, “Sicuri in montagna”. Il prossimo appuntamento è in programma, come sempre, per il mese di giugno. Aggiornamenti e date sul sito www.sicurinmontagna.it.

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