LECCO / ROMA – “L’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri si sta rivelando l’ennesimo esempio del totale fallimento del PD e del suo Segretario Renzi, che ha voluto imporre una presunta razionalizzazione delle funzioni di polizia nonostante gli inviti alla calma non solo da parte della Lega e dei sindacati di categoria, ma anche degli Uffici Studi della Camera e del Senato”.
Così il senatore Paolo Arrigoni, componente della Commissione permanente Ambiente e Territorio, commenta la notizia ripresa dai giornali e contenuta nella relazione sulle leggi di spesa pluriennali pubblicata con la nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza 2017 e approvata dal Consiglio dei Ministri.
“Bisogna ammettere che questa riforma di razionale non ha un bel niente, ma serviva soltanto a Matteo Renzi per sbandierare con il solito tweet i fantomatici risparmi che si sarebbero ottenuti con la riduzione da 5 a 4 delle Forze di Polizia. A certificarlo sono la pioggia di ricorsi presentati al TAR sui decreti attuativi, che sono ora all’esame della Corte Costituzionale!”.
“Come se non bastasse, il Ministero della Difesa scrive nero su bianco che gli stanziamenti di bilancio sono insufficienti a garantire gli interventi necessari alla piena funzionalità della nuova Organizzazione per la tutela forestale, ambientale ed agroalimentare dell’Arma dei Carabinieri creata con l’accorpamento del Corpo Forestale; e vengono quindi segnalate diverse carenze finanziarie per un totale stimato di 15 milioni di euro in tre anni! Dei risparmi paventati e celebrati dal Ministro Madia non se ne vede neppure l’ombra…”, incalza il Senatore Arrigoni.
“Già dal 2015, la Lega si era battuta da subito contro questo scempio: sottolineando come la “riforma” avrebbe portato alla perdita di un altissimo livello di competenze e di professionalità costruite in due secoli di storia e come l’imposizione dall’alto della militarizzazione del Corpo Forestale dello Stato fosse una cosa assurda e inaccettabile. Matteo Salvini fu l’unico a portare la questione al Parlamento Europeo con un’interrogazione!”.
“Ora finalmente anche altre forze politiche si stanno accorgendo di questo disastro – conclude il senatore – e questo permetterà alla Lega, una volta al Governo, di lavorare per la sicurezza del popolo italiano anche intervenendo su questa legge del PD, come al solito improvvisata e pasticciata, che ha dato pessima prova di sé con gli incendi di questa estate e che in futuro potrebbe continuare a darla nel contrasto dei reati ambientali e delle frodi alimentari”.