LECCO – Prendo spunto per qualche riflessione, da un articolo apparso su un quotidiano lecchese del 23 dicembre. Il Sindaco di Lecco Brivio lo definisce “un bilancio entusiasta” quello del 2018, di fatto, respingendo praticamente al mittente la stoccata del presidente di Confcommercio, Antonio Peccati, che un paio di giorni prima aveva definito “insufficiente” l’ operato della sua amministrazione.
“L’ ho ritenuta un’ uscita di cattivo gusto – spiega il sindaco – perché da parte mia non mi permetterei mai di giudicare l’operato di altri. Mi limito solo ad aggiungere che una Giunta non si giudica dalle piccole cose ma dalle scelte di grande respiro”.
Qualche appunto, dal Sindaco viene fatto anche sul villaggio natalizio sorto per le feste in Piazza Cermenati, altro nodo critico toccato dai commercianti. “Faccio solo notare ( dice sempre Brivio), che a Como l’ associazione che gestisce gli eventi natalizi è stata creata dagli stessi commercianti e gestita da loro: mi chiedo cosa aspettino i loro colleghi lecchesi a crearne una anche in città”. Se é vero che a Lecco, come dice il Sindaco, si fatica a trovare una formula che metta d’ accordo tutti i Commercianti, la pezza posta dal Comune é stata nei fatti peggiore del buco, affidando ad un bando comunale approntato solo a novembre, il mercatino natalizio.
Per il Sindaco insomma, la colpa andrebbe cercata altrove. In realtá penso ci troviamo di fronte ad un atto di lesa maestá nei confronti del Sindaco che di fatto si é scoperto nudo oltre che sul caso dei mercatini, anche all’evidente e palese inefficienza dell’assessore Bonacina nonché vicesindaco con delega al commercio. Subito il Sindaco ne ha preso le difese, memore del supporto al voto per la sua rielezione e speranzoso di poterla proporre come un improponibile candidato Sindaco per il 2020.
Si abbia invece il coraggio di ammettere che anche sul piano del commercio e delle iniziative, vi é stato un grande fallimento di questa giunta. Nel rinnovo della stessa, teso, come disse il Sindaco ad uno slancio nuovo per la città, si sarebbe dovuto avere magari un maggior senso critico e liberarsi anche di questa insufficiente collaborazione dell’assessorato al commercio che anche ai non addetti appare più che evidente e che ha avuto il punto più alto di espressione, proprio nel periodo natalizio 2018.
É dovuto comunque, a questo punto, scrivere un piccolo riassunto del si fa per dire “Successo della Giunta Brivio”:
1) Il Bione continua senza certificazioni cosa che farebbe chiudere chiunque altro.
2) Aler ha nelle casse da 3 anni soldi versati del comune di Lecco per l’Ostello prima ancora di un accordo e oggi si saluta l’affidamento dei lavori e non la loro chiusura
3) via Marco D’Oggiono sbandierata come nuova sede del comune ha la determina di acquisto ma siamo solo all’inizio
4) Per “La Piccola” non c’ é di fatto ancora l’acquisizione
5) Il teatro é chiuso da tempo
6) Villa Ponchielli molti, troppi proclami
7) Villa Guzzi dopo aver mandato via il Coni cosa ne é rimasto? Dove si va? Non si doveva vendere o gestire al meglio?
8) Centro Sociale di Germanedo fatiscente
9) Villa Manzoni si inaugura il piano terra e parliamo di turismo e cultura
10) Il porto
11) La questione nomadi al Bione mai risolta con il degrado che ne deriva
12) via Roma 51 che si continua a mettere in un bilancio da anni senza di fatto trovarne una via d’uscita, poniamo pure il beneficio dell’andamento del mercato immobiliare
13) Vogliamo considerare un successo della Giunta Brivio la nuova organizzazione del Sistema Sociale Sanitario, di fatto un prodotto che ha avuto una gestazione di tre anni, con risultati sul fronte pratico ancora tutti da dimostrare e senza in realtà, un esperienza gestionale sul campo, in alternativa invece alla più collaudata gestione del meratese (si legga infatti, la decisione non politica ma di concretezza, del Comune di Calolzio e dell’Oggionese di non farne parte).
Rimane da vedere chi assorbirà i costi dei comuni che non sono entrati nella gestione Lecchese del sociale. Cosa c’é quindi da esultare proprio non si capisce. Mi si perdoni ma, in un amministrazione che funziona, dopo otto anni di governo, ci dovrebbero essere nastri da tagliare e non prime pietre da porre! Buone Feste a tutti.
Ivano Donato