LECCO – “Una relazione autorevole e puntuale, ma anche equilibrata, che ha riconosciuto al Governo i giusti meriti dell’impegno nei confronti della riduzione del debito pubblico, del taglio delle spese e della creazione di nuove basi per una reale politica comune europea, ma non ha mancato di evidenziarne i numerosi elementi di criticità, a cominciare dall’IMU, vera e propria patrimoniale sulla casa, simbolo della politica depressiva che ha caratterizzato il Governo Monti fino al decreto sviluppo”: così il presidente dei costruttori lecchesi, Mario Sangiorgio, presente a Roma per l’assemblea dell’ANCE, commenta a caldo la relazione del presidente nazionale Paolo Buzzetti.
“I dati presentati sullo stato dell’edilizia, purtroppo, sono stati impietosi. – continua Sangiorgio – Ma dobbiamo avere fiducia: se il Governo riuscirà a stabilizzare i mercati internazionali, potremo ripartire. Certo, occorre che le novità previste dal decreto sviluppo si concretizzino in tempi brevi, che vengano resi rapidamente disponibili i quasi 21 miliardi di Euro approvati dal CIPE e destinati a investimenti infrastrutturali, che si proceda ad intervenire sul patrimonio edilizio scolastico attraverso interventi di nuova edificazione, sostituzione e razionalizzazione dei vari poli, piuttosto che di manutenzione e messa in sicurezza degli immobili esistenti. Vi è poi tutta la partita dei ritardati pagamenti della pubblica amministrazione che non può più attendere risposte. Infine va ridotto il carico fiscale che grava sugli immobili, soprattutto su quelli invenduti, e vanno individuate agevolazioni fiscali per l’acquisto di nuovi alloggi, come ha assicurato anche il vice-ministro alle infrastrutture e trasporti Mario Ciaccia”.
In generale, comunque, occorre torni la fiducia: “Le banche devono dare il loro contributo, allargando le maglie dei mutui come qualcuna sta già facendo, anche perché l’investimento nel mattone nel medio termine ha una resa che solo l’oro è in grado di superare. E i comuni devono favorire realmente processi di ristrutturazione e adeguamento energetico del patrimonio abitativo obsoleto”.
Particolarmente positivo, infine, il commento sull’intervento del neo-presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi: “Abbiamo notato in lui grande concretezza e una sensibilità particolarmente vicina ai problemi del nostro settore, che dimostra di conoscere molto bene. – conclude Sangiorgio – Un’alleanza con la Confindustria di Squinzi può essere strategica sui grandi temi che ci toccano da vicino”.