“Noi siamo qui a Vasto anche e perchè alla foto di Vasto ci crediamo ancora ma soprattutto crediamo ad un programma concreto con cui costruire un percorso politico e di governo per il nostro paese”. Questa è la risposta di Di Pietro al sindaco del PD di Vasto che dal palco del meeting chiede in modo deciso alla platea di non buttare quell’ alleanza, alleanza che serve al paese.
Trovandomi in questo fine settimana a Vasto per l’ annuale meeting dell’ ITALIA DEI VALORI, vorrei proporre ai lettori, alcune riflessioni fatte da Antonio Di Pietro nel discorso di apertura della convention. Riflessioni sulla politica nazionale, sulle prospettive future e su quello che è rimasto della foto di Vasto del 2011, che vedeva ritratti oltre ad Antonio Di Pietro anche l’ on Bersani e il presidente Vendola come prospettiva per un centrosinistra che si apprestava solo un anno fa, ad un alleanza per un alternativa al governo del paese. Poi tutti sappiamo quello che è successo, dalla caduta di Berlusconi alla nomina del prof. Monti a presidente del Consiglio.
“20 anni fa i cittadini buttavano le monetine ai politici. Oggi è uguale ma chiamiamo populismo e antipolitica quella stesso pensiero che 20 anni fa voleva una politica nuova ed onesta. 20 anni fa si diagniasticò una malattia e 20 anni dopo noi siamo dobbiamo fare una scelta di campo e come forza politica. L’ IDV è nata proprio da questo, per rispondere ad una malattia della politica. Noi vogliamo e dobbiamo, insieme alle altre forze politche, costruire un nuovo modo di fare politica, onesta e soprattutto per i cittadini. Noi abbiamo depositato il referendum per abolire il contributo pubblico ai partiti e il 12 ottobre, inizieremo a raccogliere delle firme. In questi 20 anni abbiamo assistito ad un vero e proprio metodo che attraverso il finanziamento pubblico ai partiti, è riuscito a scippare soldi pubblici. E importante tuttavia rilanciare subito l’ impegno dell’ IDV che vuol parlare di una altra fotografia che è la foto di una società reale dove i giovani non hanno possibilita di accedere al lavoro e le famiglie non ce la fanno piu.
L’ IDV ha salutato con soddisfazione l’arrivo del presidente Monti e siamo ancora orgogliosi che ci rappresenti come paese. Sono invece le politiche di governo che non condividiamo perchè sono politiche fatte da tagli orizzontali che non danno ragione ai più deboli e ai più indifesi. Ieri si è svolto qui a Vasto, il direttivo del nostro partito che ha preso atto di questo e cioè la volontà di costruire una coalizione alternativa al governo Monti per ripartire con un nuovo modello “Vasto” e cioè con chi, vuole tra i partiti, rivedere e lavorare per i cittadini ma soprattutto lavorare per il nostro paese. Secondo noi, il futuro governo, se si vuole riconoscere nel paese, non può partire che da una modifica della legge Fornero sulla riforma del lavoro e sulla difesa dei diritti fondamentali del lavoro. La prima cosa che chiediamo e però una riforma della legge elettorale per far si che in parlamento ci vadano davvero gli eletti dai cittadini.
L’appello che facciamo al PD e di badare al programma pensando all’ etica della politica, ai suoi contenuti e non alla convenienza di alleanze fatte solo per costruire una maggioranza.
Ieri abbiamo costituito un programma e vogliamo condividerlo con le forze politiche e sociali disposte ad un alternativa all’ attuale governo. Sia inteso che non siamo contro chi protesta ma detto questo non intendiamo allearci con il movimento 5 stelle pur sostenendo e dicendo a quei cittadini che giustamente protestano, che dopo il voto bisogna iniziare a costruire e che solo governando si può davvero cambiare. Altrimenti se a governare saranno sempre gli stessi, non potrà cambiare nulla. Questo pensiero lo si vede praticamente in quei comuni dove sono stati eletti Sindaci al di fuori di una sfera politica ma sicuramente eletti per quello che sono in grado di fare. Questa deve essere la grande novità.
Detto questo va detto che in politica, non sono tutti uguali così, come nella prima repubblica non erano tutti uguali. Pensiamo per un attimo ad Aldo Moro, o a Berlinguer, possiamo definirli uguali ad altri politici che ben conosciamo? .
Riteniamo inoltre questo governo, un finto governo tecnico, riteniamo questo governo un governo che con il loden sta facendo le stesse cose che ha fatto Berlusconi. Sono state date ben 34 fiduce a questo governo e pare che anche l’ on Bersani se ne sia accorto.
Bersani che e brava ed onesta persona, e con il quale ho avuto il piacere di essere collega di Governo, deve capire che fare una scelta e non può essere rimandato e non può ancora oggi dire il tutto e il contrario di tutto. Vogliamo sicuramente come IDV, una legge elettorale che impegna prima delle elezioni a costruire un alleanza e quindi consenta ai i cittadini di essere in grado di scegliere un programma. Non possiamo chiedere ai cittadini di accettare che le alleanze si facciano dopo le elezioni e i partiti si alleino con chi più conviene.
Siamo, come IDV, moderati ma non accettiamo di essere presi in giro. Vogliamo soprattutto essere partigiani della costituzione e su questo filo guida costruire un programma per il nostro paese.
Nell’ essere forza democratica ma soprattutto indipendente, siamo infine convinti che si possa sbagliare, e soprattutto anche in buona fede si possa sbagliare; detto questo non sosteniamo di essere esclusivi, ma ci venga comunque riconosciuto il diritto di essere da sempre una forza politica ferma sui propri ideali di correttezza e di sobrietà a prescindere, da un’ appartenenza politica.”
Mentre scrivo questo report, Niki Vendola, è sul palco e conferma la sua presenza…….non solo al convegno ma soprattutto ai contenuti per una nuova coalizione dove conta un nuovo centro sinistra fatto da tutti i protagonisti che sono ancor prima che i leader dei partiti i militanti e la base, gente comune che ci contraddistingue.
Ivano Donato