Dalle ultime dichiarazioni del Sindaco di Lecco Virginio Brivio colgo la sua ferma volontà di indossare con sempre maggior convinzione i panni dell’esattore per conto dello Stato.
E’ vero che la lotta all’evasione fiscale è sacrosanta ma deve essere uguale in tutta Italia. Sottolineo che nessuno può negare che la Lega Nord da decenni chiede a chi di dovere di intervenire su questo fronte per pareggiare l’evidente squilibrio a danno di un Nord sempre più spremuto a differenza di altre zona d’Italia che soffrono meno l’elevata pressione fiscale a motivo di controlli dell’Agenzia delle Entrate, dell’INPS, dell’ASL e del Catasto assai più rari.
Cito il catasto, che a Lecco funziona, perché tra poco permetterà allo Stato di incassare dai lecchesi la salatissima IMU che altrove, dove può capitare che anche interi non siano accatastati, nessuno pagherà, come altri balzelli quali il canone RAI.
Dal sindaco Brivio avrei voluto una posizione che in primo luogo riconoscesse ai lecchesi la loro onestà perchè gli evasori fiscali, che certo ci sono, rappresentano una minima percentuale e poi un invito a concentrare gli sforzi altrove dove, come numerose statistiche ufficiali e servizi televisivi hanno reso evidente, il “nero” imperversa.
Le nuove norme del governo Monti, a conferma di uno Stato sempre più vorace, avrebbero dovuto essere accolte da Brivio con lo stesso spirito di altri sindaci del territorio, e non solo della Lega Nord, che non hanno intenzione di sollecitare spiate e delazioni in favore di uno stato sempre più fiscal- burocratico che comunque ha gli strumenti per controllare tutti e che tra breve ci proporrà anche un ennesimo complicato redditometro.
Chiedo al sindaco di riferire quanto prima in consiglio comunale i risultati dell’Accordo stipulato mesi fa con l’Agenzia delle Entrate e gli ricordo che la regione Lombardia ha un residuo fiscale altissimo, cioè i cittadini lombardi versano in tasse molto più di quello che ritorna loro come spesa pubblica.
Cinzia Bettega
Capogruppo Lega Nord