“Caro direttore in questi giorni è andata in scena una vecchia scenografia della politica, uno anzi due congressi del PDL lecchese con contenuti politici già masticati , uomini politici locali che si propongono alla guida di un partito di vecchia data (alcuni di loro hanno anche assaporato in anni non sospetti l’aria di quell’UDC ormai sepolto). Oggi però i Lecchesi pretendono dalla politica un radicale cambio di stagione. Il Terzo Polo ribadisce quale sia la strada maestra: l’avvio di una nuova storia politica segnata a livello nazionale e, perché no, in futuro anche a livello locale, dall’unità e dalla responsabilità nazionale. È questa l’unica chance, per affrontare, con la forza di un impegno comune di ricostruzione, i difficilissimi passaggi che ci attendono.
Nessuna delle coalizioni bipolari in campo è in grado, da sola, con la vecchia illusione dell’autosufficienza, di affrontare l’insieme delle misure necessarie a risollevare Lecco e il Paese. Noi ci auguriamo che una nuova primavera italiana possa cominciare.
Il Terzo Polo pone, dunque, una seria questione ai partiti sia a livello nazionale che a livello locale a Lecco: il rigore di bilancio è un obbligo vitale; ma esso deve sapersi coniugare con la necessità, altrettanto vitale, di riforme per la crescita, il lavoro e la famiglia.
Tutto ciò che sta accadendo in Italia dà sempre più ragione alle nostre previsioni. La stagione storica chiamata Seconda Repubblica consuma oggi il suo tramonto con un desolante fallimento: non ha trovato soluzione ad alcuno dei nodi costituzionali, politici, economici che bloccavano il Paese. Diciassette anni dopo, siamo ancora al punto di partenza. Ecco allora le ragioni dell’affacciarsi di una nuova crisi di sistema. La nostra azione è orientata su un chiaro obiettivo: uscire dalla Seconda Repubblica evitando qualsiasi genere di trauma all’Italia, in un momento assai delicato della sua storia. Perciò è nato il Terzo Polo: per fare in modo che, a differenza di quanto accaduto negli anni Novanta, la politica sia in grado di proporre una chiara via politica d’uscita dalla crisi di sistema.
Noi non guardiamo al passato, coltiviamo il futuro. Tutto nel mondo sta cambiando ed è ora che un Grande Mutamento attraversi finalmente anche l’Italia. Appunto, un cambio di stagione. Di fronte a tale stretta storica il Terzo Polo si presenta con la chiarezza di tre stelle polari, ragioni e garanzia della nostra unità”.
Siamo il Polo dell’unità nazionale.
Pronto a difenderla in ogni momento tornasse minacciata e pronto, in ogni caso, a combattere una miope politica leghista che non ha mai dato proposte concrete né alle regioni settentrionali ne’ a quelle meridionali.
Siamo il Polo della ricostruzione della Repubblica.
È saltato l’equilibrio previsto dalla nostra Carta. Il sistema è tutto da ricucire e riorganizzare e la politica deve fare numerosi passi indietro (non difendendo costi e privilegi che non hanno ragione di esistere). Perciò occorre un nuovo disegno costituente. Siamo il Polo che lavorerà per una riforma costituzionale finalmente condivisa.
Siamo il Polo di una nuova etica pubblica
Polo della legalità, contro gli opposti estremismi dell’impunità e del giustizialismo, che in realtà si tengono per mano. Polo della vita per un buon uso della scienza e della ricerca, che non tradisca il diritto naturale. Polo del limite, contro gli eccessi della volgarità televisiva e mediatica, contro il dilagare dello sfruttamento dei corpi femminili e infantili, della caduta di ogni senso della vergogna. Polo della sobrietà negli stili di vita e nei comportamenti privati e pubblici. Polo del senso dell’autorità: ormai decaduto nella scuola, nella famiglia, nello Stato.
Il Terzo Polo è dunque un’alleanza di rinnovamento costituzionale, di modernizzazione liberale, di promozione sociale, di ricostruzione morale. Siamo la più concreta alternativa in campo per salvare e cambiare Lecco e l’Italia.
Gianfranco Rota (Segretario Cittadino UDC)
Enrico Castelnuovo (Coordinatore Provinciale FLI)