LECCO – Ritardi cronici, corse abolite, treni che diventano carri bestiame: ma è questo il nord Italia del 2018?
Ho figli che viaggiano in treno e tanti amici, conoscenti e avverto giorno per giorno il loro disagio e quello di tanti cittadini che si trasforma spesso in rabbia sociale. Altro che analisi politologiche e sociologiche per capire dove va a parare il consenso. Alla faccia di ideali, di adesioni culturali, di programmi convincenti, quando si è toccati ogni giorno nel vivo della propria attività e vita il desiderio di rinnegare le istituzioni ancor prima di giudicare l’azione è forte e pericoloso.
Ma può essere un pendolare arrabbiato il testimone del nostro tempo, la metafora vivente di un’indifferenza che ti insegue e ti danneggia persino sul piano economico? A che valgono le levatacce se poi resti parcheggiato fuori dalle stazioni in attesa di un treno che a quel punto ti aspetti abbia un locomotore… a vapore!
Sono sdegnato come e più dei miei concittadini, ma la responsabilità mi chiama oltre. In queste ore insieme ad altri sindaci ho chiesto un incontro urgente con i vertici di Regione per capire le ragioni di questo “terzo mondo” e per cercare soluzioni rapide. Ho ragione di credere che non potranno, i vertici, essere evasivi e neppure recapitarci sotto l’albero trenini natalizi.
Quel che posso garantire è che condividerò parola per parola gli impegni che si assumeranno disponibili ad assumerci anche i nostri, in particolare lavorando per una più efficace integrazione del trasporto ferroviario con quello su gomma perché questa ormai è una battaglia che si deve vincere insieme, per non finire, tutti insieme su un binario morto.
Virginio Brivio
Sindaco di Lecco