Bando periferie. Arrigoni (Lega): “Liberati 1,6 miliardi da destinare a tutti gli enti locali”

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ROMA – “Ricordo ad Anci e in particolare a Virginio Brivio, presidente di Anci Lombardia, che il loro compito dovrebbe essere quello di rappresentare tutti i Comuni e non solo i 96 premiati dal Bando Periferie istituito dal Governo Gentiloni e ritenuto illegittimo da una sentenza della Corte Costituzionale”.

Il Senatore della Lega Paolo Arrigoni, Questore a Palazzo Madama, interviene sugli attacchi al nuovo Governo in merito ad un emendamento contenuto nel Decreto Milleproroghe che blocca parte del finanziamento per il piano periferie liberando risorse per 1,6 miliardi destinate all’istituzione di un fondo che consente agli enti locali di utilizzare gli avanzi di amministrazione per fare investimenti in opere pubbliche.

Il senatore Paolo Arrigoni

 

“Il Governo Conte – spiega Arrigoni – ha garantito la copertura ai primi 24 progetti in graduatoria del Bando Periferie immediatamente esecutivi. Per gli altri 96 comuni che firmarono la convenzione a fine 2017 i finanziamenti sono bloccati, ma comunque garantiti, sino al 2020 per via di una norma sulla quale è intervenuta una pronuncia di illegittimità costituzionale; ed è proprio per l’impossibilità di spendere nell’immediato tali risorse che il Governo ha deciso, politicamente e giuridicamente, di utilizzarle non solo per poche città ma per tutti gli enti locali! Lo scopo è quello di consentire ai comuni virtuosi di poter finalmente utilizzare i propri soldi per opere pubbliche necessarie, magari per la sicurezza di strade e scuole”.

“Rivendichiamo con orgoglio i criteri di premialità ed equità alla base di questo provvedimento – continua il Senatore lecchese – tanto che l’emendamento che ha istituito il nuovo fondo è stato votato all’unanimità in Senato da tutte le forze politiche, anche da quelle che ora attaccano la maggioranza. D’altra parte, la confusione in seno al Partito Democratico non può più sorprendere nemmeno di fronte ad un Bando Periferie che veniva finanziato soltanto per le metà dell’importo: una promessa più che delle risorse realmente a disposizione”.