LECCO – “Il governo Renzi non sta facendo bene all’economia italiana”, venerdì sera, nella sala conferenze di Palazzo Falk, i giornalisti Giovanni Toti e Mario Giordano, insieme a Michela Vittoria Brambilla , hanno discusso sull’operato del governo in campo economico, sociale e nei rapporti con l’Unione Europea.
Ad dare il via all’incontro pubblico è stata l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, commissario provinciale di Forza Italia che ha dato una lettura negativa di alcuni dati come la crescita e l’occupazione a detta sua “nettamente peggiorati col governo Renzi rispetto all’epoca del governo Berlusconi”.
“L’Italia ora è un Paese fuori controllo, di cui nemmeno l’Europa si fida più – commenta l’onorevole Brambilla – questa situazione non può durare a lungo e presto ci sarà una resa dei conti e ora è importante capire quando”.
La parola passa poi al direttore del Tg4 Mario Giordano che dialoga con l’ex direttore di Tg, ora politico nelle fila di Forza Italia, Giovanni Toti toccando alcuni temi come le scelte in campo economico del governo Renzi, le ricadute di queste sul sistema sociale italiano e i rapporti che l’Italia sta intrattenendo con l’Unione Europea.
“Ciò che fa di male Renzi è sotto gli occhi di tutti – esordisce Giordano – tante belle parole e promesse che poi si traducono in maniera diversa nei documenti. Renzi attacca i “gufi”, ma il primo ad esserlo è proprio lui: per i prossimi due anni ha previsto un tasso di crescita dello 0.6%, ovvero pochissimo, e un aumento delle tasse di 31 miliardi di euro, il doppio”.
Giordano a questo punto chiede al collega Toti se Forza Italia sta facendo una forte opposizione oppure se ha intenzione semplicemente di appoggiare alcune riforme e il giornalista-politico risponde: “Stiamo facendo opposizione, ma non intensamente come vorremmo. Veniamo da un anno molto difficile per il nostro partito, dopo l’espulsione di Berlusconi dal Senato per mezzo di una legge anticostituzionale, ma siamo stati confermati il primo partito del centrodestra e stiamo continuando con il nostro impegno: è difficile spiegare come si possa fare opposizione e, al tempo stesso, appoggiare delle riforme decise da questo governo, ma le riforme costituzionali e quella della legge elettorale le aveva già proposte Berlusconi nel ’94. Le stanno facendo peggio di come le avremmo fatte noi, ma è comunque meglio di niente”.
E per quanto riguarda i tagli a Regioni e Provincie?
Secondo Giordano le riduzioni apportate dal governo “non sono sufficienti e non sono state fatte nella maniera corretta perché gli sprechi persistono”, Toti concorda e in particolar modo sottolinea che “le province sono state tagliate sulla carta, ma non nei fatti perché è rimasto sia il personale che un certo numero di competenze ancora delegate a questi enti” e, a tal proposito, il politico forzista propone la sua personale ricetta: “Si dovrebbero tagliare le Regioni anziché le Provincie, sono centri di spesa e sono cari ai politici perché regalano dei tornaconto a chi vi siede in poltrona, a mio parere ve ne sono troppe, l’Italia starebbe meglio se fosse divisa in province e in solo 4 grandi macroregioni con poteri di coordinamento”.
I due Giornalisti, infine, danno uno sguardo all’Europa ed elencano i problemi legati all’euro e alla gestione della Banca Centrale Europea portata avanti da Mario Draghi.
Concordi nel vedere la moneta unica come una fonte di difficoltà economiche per l’Italia, Toti e Giordano, però, non abbracciano l’idea di “immediata uscita dall’euro” proposta dal leghista Matteo Salvini perché, come spiega Toti “uno strappo repentino con la moneta unica potrebbe far trovare il Paese in una situazione difficile e di inferiorità per quanto riguarda il commercio con i Paesi esteri”.
Alla fine del dibattito proposto dall’onorevole Brambilla e dai giornalisti Toti e Giordano, quest’ultimo esorta i presenti a “prestare attenzione alla politica locale in vista delle amministrative della prossima primavera, un’occasione importante per far ripartire il partito Forza Italia”.