Lecco, ok al bilancio. L’opposizione: “Soldi buttati in cultura e Blu Bike”

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LECCO – Dopo il rinvio di luglio, è giunto all’approvazione il bilancio di previsione 2013 del Comune di Lecco. Un’approvazione arrivata lunedì sera al termine di una lunghissima seduta di Consiglio Comunale, terminata ben oltre la mezzanotte con forti contrasti tra maggioranza e opposizione.

Un bilancio nato nella difficoltà di far quadrare i conti per non sforare il patto di stabilità ed evitare il taglio di servizi ai cittadini, guardando anche alle minori risorse erogate dallo Stato:

Possiamo fare i conti solo con le nostre possibilità – ha spiegato l’assessore Elisa Corti – Vero è che abbiamo salvato i servizi più importanti, in particolare a sostegno fasce deboli, ma le prospettive sono vicine allo zero per gli investimenti da qui al 2015”.

Dichiarazioni che non sono piaciute all’opposizione, che ha attaccato la Giunta in modo particolare sulle spese ripartite su spettacoli, eventi culturali e bike sharing.

Finanziamenti assurdi come quelli erogati per il teatro – ha tuonato il leghista Giulio De Capitani, che ha presentato ben 11 emendamenti per portare modifiche al documento – Non è accettabile che si fatica a mettere 100 mila euro per turismo e industria, per poi dare centinaia di migliaia di euro in più per le manifestazioni culturali”.

De Capitani ha anche sottolineato il costo annuo del Blu Bike (oltre 53 mila euro), “soldi buttati” secondo il consigliere della Lega che ha chiesto di mettere fine al servizio per utilizzare quella cifra per aiuto agli anziani, per la manutenzione dei parchi e per le attività economiche.

Sulla stessa linea Giacomo Zamperini (FDI) che ha proposto un taglio di 20 mila euro sugli eventi culturali per ristabilire l’aiuto economico di circa 100 euro sull’acquisto di libri scolastici alle famiglie con ISEE inferiore ai 16 mila euro.

Ma dalla maggioranza ha replicato seccamente il consigliere del Pd Casto Pattarini: “La spesa più corposa è sui servizi sociali, il 25% del bilancio, mentre la cultura non raggiunge il 4% e secondo me è ancora poco. La verità è che i Comuni sono davvero in difficoltà ed anche il ritardo nell’approvazione non è caduto dal cielo. In passato quasi tutto pioveva da Roma, ora ci sosteniamo con l’80% di tassazione locale”.

Proprio le tasse sono state al centro delle osservazioni della capogruppo della Lega, Cinzia Bettega che ha proposto una riduzione all’aumento già previsto di circa 1 milione di euro  per l’addizionale Irpef 2014 e di coprire quella cifra con i dividendi delle società partecipate; dal Pdl, Filippo Boscagli ha lanciato la proposta di adottare lo strumento di Valutazione d’impatto famigliare, per stimare come il peso delle tasse vada ad incidere sulle famiglie lecchesi. “La verità è che con un aumento Irpef di questi livelli non capite la situazione – ha attaccato la Bettega – non modulate la tassazione. La vostra ‘vision’ è questa, servono soldi ed aumentate le tasse”.

Accuse respinte dall’assessore Corti: “Non è vero che c’è stato un aumento generalizzato delle imposte. L’Irpef è stata rimodulata, la Tares applicata senza aumento del prelievo, l’Imu è rimasta invariata e i servizi a domanda individuali rimodulati con scelte condivise. Abbiamo tenuto i conti in ordine per rispettare il patto di stabilità, razionalizzando nel limite del possibile le spese correnti”.

Non la pensava allo stesso modo Antonio Pasquini (Pdl): “Smettetela di dire che non ci sono soldi, voi avete fatto scelte penalizzando lavori pubblici ed istruzione”. Sulla stessa linea il leghista Stefano Parolari: “Il Comune ha fatto le sue scelte politiche e prima o poi si vedranno gli effetti sulle strade e sulle scuole della città”.

“Scontiamo anche scelte della vecchia amministrazione – ha ricordato il capogruppo del PD, Stefano Citterio – Ben 74 mutui ancora attivi con 4 milioni che ogni gennaio devono essere versati e quindi sottratti a strade e lavori pubblici”

Ma i contrasti non sono mancati anche all’interno della stessa maggioranza con Alessandro Magni (FDS) che si è detto contrario a qualsiasi taglio ed Ezio Venturini che è invece intervenuto insistendo sulla spesa di ben 600 mila euro per le rifare le vetrate del Bione (“spesa che spetta esclusivamente al gestore” secondo il consigliere Idv) chiedendo che la cifra venisse dirotta per risistemare il ponte Azzone Visconti.

Proposta bocciata. Alle 0.30 della notte  il bilancio è stato finalmente approvato.