La rottura tra PD e Appello per Lecco è quasi definitiva
I futuri alleati di coalizione non demordono: “Si trovi una soluzione comune. Non si parli soli di candidati ma anche di programmi”
LECCO – Rischia di provocare un ‘terremoto’ nel centrosinistra la lite tra il Partito Democratico e Appello per Lecco, ad un passo ormai dal dire addio ad un’alleanza durata dieci anni che aveva garantito per due volte la vittoria di Virginio Brivio alle elezioni.
Una riconciliazione politica che non sembra al momento raggiungibile e scaturita dalle candidature contrapposte di Corrado Valsecchi per Appello e di Mauro Gattinoni avanzata dal PD.
Gli altri movimenti della sinistra e non solo, che avrebbero potuto prendere parte nella coalizione di centrosinistra, assistono al botta e risposta tra due ex alleati e sperano in una tregua.
“La soluzione più innaturale è che si presenti divisi agli elettori, anziché uniti – dice il consigliere Andrea Frigerio, ex dem ora con i ‘renziani’ Italia Viva – Da quanto è stato possibile capire, i termini di discussione non vertono tanto sui programmi quanto sui metodi che hanno portato ad alcune scelte. Da una parte il PD e dall’altra Appello che denuncia di non aver visto riconosciuto il proprio ruolo in questi anni di alleanza. Noi ci auguriamo che si possa trovare un punto d’incontro”.
Per Italia Vita, sia Gattinoni che Valsecchi “incarnano il nostro candidato ideale, difficile esprimersi con una scelta. Dovremmo mettere a frutto queste importanti disponibilità. Le Primarie? Non sono per forza la scelta giusta, le contrapposizioni sono sempre una sconfitta. Il metodo migliore è sedersi ad un tavolo e trovare un’intesa”.
“Continuo ad auspicare l’unità del centrosinistra – interviene l’assessore Alessio Dossi, fondatore del gruppo Ambientalmente Lecco – A prescindere dai dettagli che hanno portato a scelte, che possono essere rispettabili, dobbiamo preservare il senso unitario che ci lega. La discussione oggi sembra ferma ai nomi, è tempo però di parlare anche di contenuti e magari il confronto su questi può essere utile ad agevolare la discussione”.
A sinistra si attende “ma non per molto ancora”
Anche Con la Sinistra Cambia Lecco di Alberto Anghileri, che nelle passate elezioni aveva corso sola, si augura “una soluzione condivisa e che il centrosinistra resti unito alle prossime elezioni. E’ un’occasione da non perdere. Per noi la cosa più importante è il programma e vorremmo confrontarci su quello per capire se è possibile un’alleanza. Da parte nostra, non stiamo con le mani in mano e proseguiamo nell’elaborazione dei nostri punti programmatici”.
A se rottura sarà nel centro sinistra, è possibile che la sinistra trovi maggiori punti di contatto con Appello per Lecco anziché con il PD? “In realtà, il segretario cittadino del PD ha espresso un giudizio negativo su tutta la giunta, compreso Corrado Valsecchi, noi condividiamo questo giudizio e la necessità di un cambio di passo. L’auspicio è di poterlo fare tutti insieme”
“Sbaglia e di grosso Appello per Lecco ad ascrivere, in caso di perdita del comune a favore delle destre, la responsabilità alla sola segreteria cittadina del PD – sottolinea Giancarlo Bandinelli di Sinistra e Lavoro – sono personalmente proprio il sindaco uscente e lo stesso Valsecchi a portarne in primis le responsabilità. Virginio Brivio per aver guidato senz’anima per dieci anni il Comune e per non aver cercato di costruire e ricomporre per tempo una coalizione con le forze di sinistra e dell’associazionismo, e Corrado Valsecchi per un’autocandidatura poco affascinante ed attraente, lanciata da mesi per cercare di stoppare in anticipo i desiderata della segreteria cittadina del PD”
“Ora che Appello per Lecco voglia spostare a livello delle segreterie regionali la discussione, per ricercare quel sostegno, che non a trovato a Lecco, attorno alla egocentrica autocandidatura di Corrado Valsecchi, padronissimi di farlo. Sia Appello per Lecco che il PD, per avere il nostro sostegno in campagna elettorale, se lo devono però fissare bene int e’ cocchie (in testa) che solo il programma condiviso potrà essere alla base del nostro impegno. Con molta pazienza attendiamo ancora, ma non per molto”
I Cinque Stelle chiedono un confronto vero
“Fin da subito, e parlo di ottobre, abbiamo chiesto di concentrarci principalmente sulla discussione dei temi, della visione della città, non su nomi ed equilibri – dice Massimo Riva, consigliere comunale del M5S – I tatticismi non ci hanno mai interessato. Avremmo voluto sederci davanti ad un tavolo con una bella pagina bianca e capire se ci sono le condizioni per fare qualcosa di diverso dal passato.
“Quando invece costruisci un percorso partendo dai nomi, da schemi e geometrie è difficile trovare la quadra. Sarebbe stato più logico evitare la corsa al candidato e giocare questa partita in modo più diplomatico”.
“Negli incontri avuti fino ad oggi, non c’è mai stato modo di andare a fondo sui contenuti, la discussione è stata sempre in qualche modo rimandata al dopo- conclude Riva – Ora speriamo che si possa ripartire da questo”.