Elezioni 2026, Gattinoni in campo per il bis: “Lecco ci aspetta, noi continuiamo”

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Dal parco L’Isola della Felicità di Pescarenico Mauro Gattinoni ha ufficializzato la sua ricandidatura a sindaco di Lecco per un secondo mandato, sostenuto dal centrosinistra

“Da Sindaco, ho subito compreso una profonda verità, che per me è diventato un motto: la Comunità è più grande del Comune”

LECCO – “Sembra ieri che da Piazza della Vittoria, ad Acquate, lanciavamo una nuova visione di città. Questi anni sono di lavoro, di sfide, di risultati, anche di errori che ci hanno permesso di imparare e quindi di migliorare. Cinque anni di lavoro, in cui una visione di città è diventata azione concreta per la città. Per questo ora come allora sono felice di rinnovare quel patto che le quattro anime della nostra maggioranza hanno condiviso in questi cinque anni: la Sinistra storica lecchese (Alleanza Verdi e Sinistra – Cambia Lecco), Ambientalmente, Fattore Lecco, PD. Grazie per la stima e la fiducia che abbiamo alimentato tra di noi, e che sento ancora nei miei confronti”.

Da sinistra: Chiara Frigerio, Laura Villa, Mauro Gattinoni, Paolo Galli e Elena Lo Monte

Dal parco L’Isola della Felicità di Pescarenico Mauro Gattinoni ha ufficializzato la sua ricandidatura a sindaco di Lecco per un secondo mandato, dando il via alla campagna elettorale che porterà la sua coalizione di centrosinistra al voto, previsto nella primavera 2026.

Una sfida che attualmente vede Gattinoni solo sulla scacchiera politica: il centrodestra, sulla carta unito, deve ancora sciogliere le riserve sullo sfidante da proporre (da un lato c’è Carlo Piazza per la Lega, dall’altro Filippo Boscagli, sostenuto da Fratelli d’Italia).

Dopo l’intervento dei rappresentanti della comunità politica che sosterrà Gattinoni nella sfida elettorale (in ordine Paolo Galli, Ambientalmente Lecco, Laura Villa, Alleanza Verdi e Sinistra, Chiara Frigerio, Fattore Lecco e Elena Lo Monte, Partito Democratico), il sindaco in carica ha subito chiarito l’apertura e la disponibilità della coalizione di centrosinistra ad accogliere nuove forze e contributi: “In questa fase di percorso che ci porterà alle elezioni del 2026, la nostra è una coalizione aperta. Mi riferisco innanzitutto a Italia Viva, con cui continuiamo a percorrere la medesima strada e che sostiene questa maggioranza. Ma aperta anche a chi si sta attivando, come è giusto e bello che sia in una democrazia, per fare emergere altre sensibilità eventualmente presenti in città, che ben volentieri potrebbero affiancarsi alla nostra maggioranza, portando un ulteriore punto di vista, che, come ho già espresso, sarebbe da noi inteso come una ricchezza”.

Nel suo discorso, Gattinoni ha ripercorso i cinque anni di amministrazione: “Siamo partiti dal covid, dalle mascherine, dalla Lombardia in zona rossa, abbiamo organizzato le vaccinazioni al Palataurus, poi abbiamo agganciato il PNRR, con oltre 40 cantieri in città per un valore, al momento, di oltre 75 milioni di euro di investimenti senza creare 1 euro di debito per i lecchesi. Ma non è questo il momento per elencare le cose fatte: ci sarà una campagna elettorale intera per raccontarle e scoprirle. Alcune le si vedono bene da sé, altre arriveranno nei prossimi mesi, e se qualcosa andrà un po’ lungo ne motiveremo esattamente il perché, con la trasparenza che dobbiamo ai nostri cittadini. Forse oggi è più importante soffermarsi sui processi che abbiamo avviato in questi cinque anni, le dinamiche che abbiamo messo in moto, le alleanze che abbiamo stabilito, il dialogo con la città che abbiamo intessuto, e che con noi potranno proseguire ancora”.

“Parlando di relazioni costruite, ragionamenti condivisi per la città – ha continuato il sindaco – penso ai tanti gruppi, associazioni, cooperative, associazioni di categoria, Enti di altro livello, gruppi di cittadini, il mondo dello sport della cultura e del volontariato, le parrocchie, la Fondazione comunitaria, le scuole e l’università. Ecco, i tanti, tantissimi soggetti con cui il Comune ogni giorno ha a che fare, e per i quali abbiamo voluto essere un partner, attento, capace di ascolto, costruendo con loro processi condivisi, basati sulla credibilità. In forza di questi processi, io, da Sindaco, ho subito compreso una profonda verità, che per me è diventato un motto: “La Comunità è più grande del Comune”.

“Lo sapete – ha proseguito – non avevo mai fatto politica attiva. Certo, la preparazione personale, lo studio, le competenze… ma vivere cinque anni come questi ti rendi davvero conto di che cosa è la politica. E ci tengo a dirlo oggi, qui, con trasparenza, quello che ho imparato finora della politica, come la interpreto e come la vedo in prospettiva. Politica è sicuramente pensare, progettare, condividere, ma soprattutto realizzare, altrimenti resta filosofia. “Realizzare il Possibile”, l’arte del possibile, è già una buona definizione di politica. Ma andando oltre, da Sindaco, giorno per giorno, notte dopo notte, ti rendi conto davvero che la politica è una cosa sola: è servizio. È puro servizio. Oggi ancor più: è consapevolezza, responsabilità, fiducia, speranza, generosità”.

Infine, Gattinoni ha ringraziato la sua squadra, gli assessori Giovanni Cattaneo, Emanuele Manzoni, Emanuele Torri, Giuseppe Rusconi, Roberto Pietrobelli, Maria Sacchi, Simona Piazza, Renata Zuffi, e anche Alessandra Durante, dimissionaria lo scorso luglio per la nota vicenda legata a dei commenti anonimi sui social inviati ad un cittadino: “Orgoglioso anche di Alessandra, che ogni giorno ci ricorda quanto siamo umani, quanto può essere pericolosa quella miscela di cattiva politica, comunicazione, emozioni; quanto dobbiamo sopportare in silenzio dentro di noi, perché così è meglio per la città, per gli altri” ha detto il sindaco che ha chiuso il suo intervento con una citazione manzoniana.

“Da Sindaco accade talvolta di trovarsi come Renzo Tramaglino, al capitolo XVII dei Promessi Sposi, quando scappa dai tumulti di Milano, con quello stato d’animo d’ansia e si perde nei boschi verso l’Adda, perde la strada, si nasconde tra i cespugli, poi crolla di fatica e si addormenta nel bosco trovando pace solamente pensando ad una “treccia nera” e a una “barba Bianca”. La “Treccia nera” quella di Lucia, quell’affetto sempre troppo lontano, e quel Fra Cristoforo con la sua saggezza del vivere. Ecco, in quei momenti lì, io penso al mio e nostro Fra Cristoforo, il saggio Matteo (Ripamonti, ndr), e ovviamente alla mia “Lucia”, ancora troppo lontana. E vi assicuro che è anche grazie a loro che… noi continuiamo. Lecco ci aspetta!”.

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