Oggi il lancio della sua candidatura a sindaco alle prossime elezioni amministrative
Metafore nautiche per il “varo” della campagna elettorale degli ormai ex alleati del Pd
LECCO – “Non è un caso se abbiamo scelto di partire da questo battello, la Dalia, per la nostra campagna elettorale. E’ una metafora di quello che siamo e di quello che vogliamo fare per la nostra città. Se siamo qui oggi è solo per uno smisurato amore per Lecco”.
Assessore ai lavori pubblici dell’attuale Giunta guidata da Virginio Brivio, fondatore dell’associazione Les Cultures, impegnato nel sindacato prima e poi manager di diverse aziende, Corrado Valsecchi ha presentato questo pomeriggio, sabato, a bordo del battello Dalia la sua candidatura a sindaco con Appello per Lecco, gruppo civico nato 10 anni fa raccogliendo terreno fertile nella cosiddetta società civile.
Molte le persone presenti, pronte a sostenere e a credere nella battaglia civica rivendicata con orgoglio da Appello per Lecco. C’era l’ex assessore allo Sport Stefano Gheza e l’attuale assessore al bilancio Lorenzo Goretti, oltre al presidente del consiglio comunale Giorgio Gualzetti, al coordinatore del sì al referendum di Renzi Vittorio Addis e all’ex sindaco di Colico Raffaele Grega, ora tesserato con Italia Viva e presente all’evento a puro titolo personale.
“In questi anni siamo rimasti uniti e affiatati tra di noi – ha sottolineato Valsecchi, parlando a braccio sciolto – . E siamo sempre stati leali con i nostri alleati. Lo siamo stati nel 2010, con il sostegno alla prima candidatura di Virginio Brivio, restando in coalizione fino alla fine e lo siamo ancora adesso, mantenendo fede agli impegni presi fino alla fine del mandato”. Valsecchi ha ribadito più volte che la scelta di correre da soli è arrivata dopo aver provato più volte a chiedere confronti e chiarimenti con il Pd: “Gli accordi presi nel 2010 erano ventennali e parlavano di un candidato civico dopo i 10 anni di Brivio. Così non è stato e ne prendiamo atto. Ringrazio Brivio per quanto ha fatto. Certo, non siamo riusciti a fare tutto, ma posso assicurarvi che l’impegno profuso è stato tanto”.
Un grazie, quello rivolto al sindaco uscente, condiviso anche da Nicolò Carretta, consigliere regionale dei Lombardi civici europeisti: “Brivio è stato un ottimo amministratore. Certo, si può fare di più e chi oggi è qui vuole guardare avanti. Anche a me è risultato incomprensibile il fatto che di fronte a tanti appelli di Corrado non ci siano state risposte positive. Ma guardiamo avanti insieme, forti del fatto di far parte di un gruppo più grande, quello dei lombardi civici”.
Gli obiettivi sono tanti. Dalla Grande Lecco alla riqualificazione del lungolago, passando per il porticciolo e il lido. Mete per chiare, come ha ribadito anche il presidente di Appello per Lecco Rinaldo Zanini che, dopo aver sottolineato la necessità di proiettare Lecco nel futuro, guardando al 2030 -2040, ha a sua volta utilizzato la metafora nautica: “Siamo su un battello, che rappresenta il luogo sicuro da cui il nostro viaggio prende il largo. Partiamo cioè dalle cose e dalle esperienze maturate in questi anni. E abbiamo identificato un porto e l’equipaggio che ci porterà a destinazione, effettuando anche degli approdi intermedi che sono le tappe. Sia chiaro, su questa barca imbarchiamo chiunque condivida i nostri valori: non abbiamo intenzione di lasciare nessuno per strada”.
Al timone Valsecchi, che proprio ieri ha ricevuto da Donato di Santo, sottosegretario agli Esteri nel secondo governo Prodi, una lettera di endorsment alla candidatura a sindaco. “Non sarai Alice nel paese delle meraviglie – ha scritto Di Santo, noto a Lecco per aver ricoperto, dal 1983 al 1989 la carica di segretario provinciale del Pci nella lettera a cui l’attore Luca Radaelli ha dato voce – . Anzi possiamo parlare di un usato sicuro. Certo non sei una persona priva di difetti, ma li sai ammettere forse perché nella tua vita ti sei confrontato con persone del calibro di padre Maria Turoldo, Elena Gandolfi e Ugo Bartesaghi”.
Per Di Santo Lecco dovrebbe cogliere l’occasione di vedere un nuovo Corrado alla sua guida dopo il Corrado reggente della contea di Lecco del nono secolo. Una città però proiettata nel futuro, verso l’Europa per non tornare a essere una pieve. Un discorso condiviso anche da Anna Riva, consigliere comunale con Appello per Lecco e da Biagio Longo, già direttore di Radio Popolare e tra i fondatori del TG, che si occuperà della comunicazione del gruppo. Di una cosa soci e sostenitori di Appello per Lecco sono convinti. E lo ha ribadito lo stesso Valsecchi oggi: “Anche a queste elezioni saremo determinanti”.