Fattore Lecco sulla convenzione tra Comune e Scuole Paritarie
“Contributo per bambino in crescita ma il sistema è fragile per il calo demografico. Necessario guardare alla riconversione delle strutture”
LECCO – Il gruppo consiliare di Fattore Lecco interviene nel dibattito in vista del rinnovo della convenzione tra l’amministrazione comunale e l’associazione delle scuole dell’infanzia paritarie:
“La proposta del Comune introduce una novità importante – spiega Matteo Ripamonti, capogruppo in consiglio comunale – perché non solo mantiene la cifra attuale ma allunga il periodo di erogazione del contributo pubblico fino al 2027. Dati alla mano è evidente che il contributo versato per ogni bambino che frequenta le scuole paritarie continua a crescere: nell’anno scolastico 2016/17 c’erano 925 bambini (lecchesi e non) per i quali il Comune di Lecco versava un contributo di 1.513 euro per ogni bambino. Nell’anno scolastico 2022/23 i bambini saranno 746 e dunque il risparmio sulla retta per ogni famiglia reso possibile dal contributo comunale è pari a 1.876 euro. La domanda che poniamo è questa: la convenzione è l’unico strumento per aiutare le famiglie?”
“Nei prossimi anni il sostegno che il Comune vuole assicurare alle famiglie lecchesi (alla luce della denatalità) potrebbe aumentare del 47%, se partiamo dai 1500 della convenzione 2016 e arriviamo ai potenziali 2.200 euro per ogni bambino che frequenterà le scuole paritarie nel 2027. Questo significa coprire l’aumento dei costi pur a fronte del calo delle nascite. Si potrebbe fare di più?”
“Sono stato presidente di una scuola paritaria – sottolinea Ripamonti – e conosco molto bene le preoccupazioni dei presidenti sia per mantenere alta l’offerta educativa a prezzi accessibili per le famiglie sia per garantire l’occupazione di insegnanti e personale. Tutto questo nel rispetto di una tradizione che vede Lecco come eccellenza per l’offerta educativa grazie al coraggio di tanti parroci e laici che nel tempo hanno portato avanti opere fondamentali per i rioni ma sempre fragili a livello economico. A livello nazionale c’è in atto un forte ripensamento dei servizi educativi 0-6 anni chiedendo a tutte le strutture pubbliche, sia statali che paritarie, di aggregarsi e di lavorare sulla co-progettazione. Nella libertà organizzativa di ciascun ente non possiamo tacere la fragilità complessiva del sistema territoriale delle scuole dell’infanzia di Lecco”.
“Fragilità dovuta al calo demografico, alla frammentazione gestionale e strutturale degli Enti proprietari delle scuole paritarie ma anche alla necessità delle scuole statali di migliorare la loro offerta educativa, all’impossibilità di fare economie di scala, alla incapacità o non volontà di riconvertirsi per rispondere ad altri bisogni con servizi diversi, alla difficoltà – per la loro storia e le diverse finalità di ogni ente sia statale che paritario – di riorganizzarsi”.
“La proposta della maggioranza è frutto di un dialogo con l’associazione e i presidenti che sta proseguendo da alcuni mesi – conclude Ripamonti -. Ci mettiamo nella condizione di provare ad investire sulla capacità di riconversione delle strutture, degli spazi e dei servizi erogati in un’ottica di servizi allargati e ottimizzando le risorse gestionali. Le modalità di sostegno economico inserite nella proposta del Comune sono finalizzate proprio ad accompagnare questo delicato processo che, se condiviso, prenderà avvio con la firma della nuova convenzione”.