Tra un mese esatto si svolgeranno le elezioni alla Provincia di Lecco
Passoni e Hofmann si sfidano per la presidenza. I ‘Civici’ ago della bilancia
LECCO – Tra un mese esatto, il 18 dicembre, sarà il momento di nuove elezioni in Provincia: si voterà sia per il rinnovo del Consiglio Provinciale che per il nuovo presidente che succederà a Claudio Usuelli.
Come noto, si tratta di elezioni di secondo livello ovvero possono parteciparvi solo i rappresentanti delle amministrazioni comunali (sindaci e consiglieri comunali). Se il mandato di Usuelli era coinciso con un governo “istituzionale” ora centrosinistra e centrodestra tornano a sfidarsi per la guida di Villa Locatelli.
“A mio modo di vedere è positivo, il confronto sta alla base di una democrazia come la nostra – sottolinea Marco Passoni, candidato a presidente per il centrosinistra – non siamo uguali in tutto, possiamo avere le stesse opinioni su alcuni temi ma su altri ne abbiamo sicuramente di diverse e questa dialettica politica porta a fare le scelte migliori”.
Passoni: “La diversità è confronto e democrazia”
“Sicuramente – aggiunge Passoni – potremmo avere degli obiettivi in comune, come la nuova Lecco Bergamo da completare il prima possibile e sull’idea di Provincia come casa dei comuni, ma su altri come la mobilità noi spingeremo verso un modello più sostenibile e funzionale, vogliamo che la Provincia possa essere riferimento e fare da coordinamento per servizi che i singoli comuni, da soli, non potrebbero gestire. Sulla scuola poi, in particolare sull’edilizia scolastica, crediamo sia necessaria una riflessione, in termini di strutture, soprattutto sulla città di Lecco”.
Passoni sarà sostenuto dal PD, AmbientalMente, Democrazia è partecipazione e Fattore Lecco, lista quest’ultima espressione del sindaco Mauro Gattinoni. “Con gli alleati – conclude Passoni – c’è un ottimo clima di collaborazione e stiamo portando avanti una proposta condivisa di programma”
Hofmann: “La Provincia rappresenta tutti, superare le divisioni politiche”
“A mio parere un unico candidato avrebbe rappresentato un’opportunità diversa – sottolinea invece il sindaco di Monticello Brianza, Alessandra Hofmann, il candidato del centrodestra sostenuto da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. – credo che il presidente debba infatti essere espressione di tutta la Provincia di Lecco e l’ente una casa per tutti i Comuni. Possono esserci poi posizioni diverse all’interno del Consiglio provinciale, come espressione di territorialità e sensibilità politiche differenti e su queste la Provincia deve essere capace di unità e sintesi”.
“Il nostro – ha aggiunto Hofmann – è un territorio meno popoloso di altre province ma decisamente variegato, dal lago alla Valsassina fino alla Brianza, ci sono necessità e priorità diverse e in questo si gioca il ruolo della Provincia, che finalmente sta acquisendo nuovamente la sua importanza istituzionale dopo essere stata depauperata dalla riforma Delrio”.
Per il candidato del centrodestra “i sindaci del territorio hanno già dato prova, soprattutto in quest’ultimo anno di emergenza sanitaria, di saper superare le divisioni politiche per il bene del territorio e questa esperienza deve continuare”.
La terza lista: “I Civici per la Provincia”
Sui due contendenti penderà la scelta di un terzo schieramento, quello dei sindaci “civici” promosso da cinque primi cittadini di centrosinistra e che ora conta tra le sue fila una trentina di amministratori locali. Il nome della lista è dei “Civici per la Provincia”.
Una lista che, salvo sorprese, sarà senza candidato presidente come ci conferma il sindaco Giuseppe Conti:
“Le elezioni per il Consiglio e per il presidente sono disgiunti e la nostra lista si presenta per il Consiglio Provinciale ma non avanzerà candidato alla presidenza” questo perché “per tale funzione auspicavamo una figura condivisa e rappresentativa”.
L’appartenenza politica di molti dei loro esponenti ha sempre guardato al centrosinistra ma non è detto che la terza lista non possa sconvolgere i numeri di queste elezioni: “Nessuna linea dettata – assicura Conti – ognuno voterà secondo coscienza”.
I ‘Civici’, fanno sapere in una nota, “è un progetto che si rivolge ai tanti amministratori che non si riconoscono in schieramenti partitici predefiniti, che non si sentono di dover essere catalogati, ma che pensano e praticano la buona amministrazione e vogliono sostenere un progetto civico in Provincia”.