Merate, Pgt: “L’intervento nel giardino di Villa Baslini è una ferita per tutta la città”

Tempo di lettura: 4 minuti

Ieri sera in Commissione territorio la discussione sulle osservazioni al Pgt

Il gruppo di minoranza ha espresso forti perplessità sull’intervento previsto a Villa Baslini: “Non basta la riduzione del 50%della superficie edificabile”

 

MERATE – “Non approveremo mai questo Pgt perché la ferita prodotta con l’intervento previsto a Villa Baslini è dirimente. Anche la Soprintendenza ha sbagliato: se parco monumentale è, tale deve restare senza prevedere degli interventi edilizi, seppur ridotti del 50% come superficie”. E’ stato netto e deciso l’intervento del consigliere di Cambia Merate Roberto Perego ieri sera, mercoledì, in commissione territorio durante la discussione delle osservazioni al Pgt.

Un appuntamento molto importante, non solo perché vedeva all’ordine del giorno il piano di governo del territorio adottato l’ottobre scorso, ma anche perché vedeva riunito parte del consiglio comunale dopo il provvedimento, drastico e perentorio, della revoca da parte del sindaco Massimo Panzeri delle deleghe agli assessori Franca Maggioni e Giuseppe Procopio, fino a pochi giorni fa delegato all’Urbanistica e ieri sera seduto tra il pubblico ad ascoltare gli sviluppi del Pgt, da lui fino curato fino a oggi.

Tra il pubblico Giuseppe Procopio, ex vice sindaco. Dietro di lui l’ex sindaco Andrea Massironi

A illustrare lo status quo, dando conto dei passaggi effettuati e annunciando l’intenzione di portare il documento in aula per l’approvazione il 9 aprile, il sindaco, coadiuvato dal presidente della commissione urbanistica Alessandro Vanotti e dall’architetto Silvano Molinari, estensore del piano. Come prevedibile, tra le 67 osservazioni arrivate (tra queste 8 sono state protocollate a tempo scaduto, ma sono state ritenute accoglibili ugualmente), quelle che hanno catalizzato l’interesse maggiore sono state quelle relative a Villa Baslini e all’intenzione di riqualificare la storica villa che si affaccia sulla parrocchia di Sant’Ambrogio, prevedendo di realizzare una struttura ricettiva nel parco monumentale che si sviluppa a lato di via Baslini (sulla sinistra salendo verso il cimitero). Quattro quelle arrivate, di cui due, quella firmata dal gruppo di minoranza Cambia Merate e quella dell’architetto Valli, miravano a chiedere l’eliminazione dell’intervento previsto nel parco e una, quella della proprietà, proponeva una riduzione della superficie edificabile portandola da 1200 metri quadrati a 950 metri quadrati.

Insolitamente numeroso il pubblico mercoledì sera in commissione territorio

La quarta, quella prodotta dall’ufficio tecnico, recependo le istanze della Soprintendenza, è quella che ha sintetizzato la posizione dell’amministrazione comunale in merito al progetto. Accogliendo quanto proposto dall’ente di tutela e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici che suggeriva una sensibile riduzione, il Comune ha optato per un taglio del 50% della superficie concessa per la costruzione di un edificio da destinare all’attività ricettiva. “L’assist ce l’ha fornita la stessa Soprintendenza – ha rimarcato Panzeri -. Con questa riduzione di volumetria, pensiamo di riuscire a garantire una possibilità di intervento sulla villa, blindando poi la proprietà a intervenire prima sul recupero dell’edificio storico e poi sulla costruzione degli alloggi ricettivi. Altrimenti l’immobile è destinato a restare in uno stato di abbandono totale”.

Non solo. “E’ tutto il comparto che può beneficiare di questo intervento, sbloccando magari anche altre zone vicine che necessitano di essere riqualificate” ha aggiunto Vanotti, sottolineando come con la riduzione di volumetria si riuscirà a ridimensionare anche l’impatto ambientale e viabilistico dell’intervento.

Villa Baslini

Argomentazioni che non sono bastate a placare le critiche della minoranza: “Questo Pgt è frutto di un lavoro oculato da parte dell’estensore e dell’ufficio tecnico per cui esprimiamo un generale apprezzamento su quanto svolto e in particolare sul ridotto consumo di suolo previsto. Ci opponiamo con fermezza a quanto previsto su villa Baslini: è qualcosa che non avremmo mai voluto vedere nel piano regolatore di Merate. Siamo concordi sulla necessità di incrementare la capacità ricettiva della città, ma non è questo il posto giusto. Va bene ristrutturare la Villa, ma non bisogna toccare il parco. Non ci basta la riduzione del 50% perché, pur essendo una riduzione apprezzabile, è sbagliata l’origine”. Perego ha avanzato anche il dubbio che la destinazione potrà poi in futuro cambiare da ricettiva a residenziale. “State commettendo un errore perché è un parco storico che appartiene sì a un privato ma anche a tutti i meratesi”.

Anche la consigliera Patrizia Riva si è unita al dibattito, sottolineando come il progetto su Villa Baslini rappresenti una nota stonata di un Pgt basato sulla conservazione e sulla valorizzazione del territorio.
Un intervento che ha provocato la stizzita reazione del sindaco che ha contestato alla consigliera di cambia Merate di aver chiesto a sua volta, in passato, di rendere edificabile “un suo frutteto”.
“E’ una vicenda vecchia, conclusa con una sentenza a me favorevole al Tar” ha replicato Riva, supportata dal collega Perego che ha bollato come decisamente poco elegante e non pertinente l’uscita del primo cittadino. “Le due vicende non sono sovrapponibili. Stiamo parlando un parco monumentale e di un terreno incastrato tra case. E’ una vicenda tra l’altro chiusa (risale al 2012, ndr) e promossa quando Patrizia non era neppure consigliere”.