L’intervento di Progetto Osnago in merito alle elezioni per la presidenza del Parco del Curone
“Temiamo che dietro la manovra si celino interessi di chi vuole trasformare il Parco in una Disneyland a cielo aperto aprendo indiscriminatamente ad attività commerciali”
OSNAGO – “Chiediamo ai sindaci un momento di pausa e riflessione per evitare che una minoranza di Comuni con il supporto della Provincia stravolga quanto fatto finora. Chiediamo ai cittadini di far sentire la loro voce alle istituzioni: il Parco è di tutti, non di una parte politica”.
A intervenire sul caso delle elezioni per il rinnovo della presidenza e della comunità del Parco dopo le dimissioni e la rinuncia alla candidatura presentate ieri, mercoledì, dal presidente dimissionario Marco Molgora è il gruppo Progetto Osnago, associazione nata nel 1995 quando il Comune brianzolo era amministrato proprio da Molgora. Nel ringraziare l’ex primo cittadino per l’impegno profuso in questi anni, Progetto Osnago manifesta espressamente la preoccupazione che “dietro la manovra si celino interessi di chi vuole trasformare il Parco in una Disneyland a cielo aperto aprendo indiscriminatamente ad attività commerciali”.
Ecco il comunicato integrale
Abbiamo appreso con dispiacere e preoccupazione delle dimissioni di Marco Molgora da Presidente del Parco di Montevecchia.
Anzitutto vogliamo sentitamente ringraziare Marco per l’impegno profuso in questo ruolo, che avrebbe meritato un secondo e ultimo mandato per completare il lavoro. Marco si è impegnato per migliorare il funzionamento dell’Ente e promuovere l’immagine e la fruibilità del Parco, ma avendo come principale scopo la conservazione dell’ambiente in un delicato equilibrio con la pressione antropica e gli interessi economici di chi opera nel territorio. Ha saputo guardare avanti, come dimostra l’accordo per l’ampliamento ai comuni di
Airuno e Valgreghentino, oltre che in territorio di Olgiate Molgora e Merate (lago di Sartirana).
Dopo decenni di gestione equilibrata e condivisa – come dovrebbe essere naturale per un ente di questo tipo – una certa politica di partito ha deciso di voler occupare gli spazi dell’Ente, con la grave complicità della Provincia che avrebbe dovuto essere super partes e rispettare la volontà dei sindaci del territorio invece di cambiarne gli equilibri.
Siamo preoccupati che dietro la manovra si celino interessi di chi vuole trasformare il Parco in una Disneyland a cielo aperto aprendo indiscriminatamente ad attività commerciali, alcune delle quali vanno certamente favorite ma nei limiti di quanto un Parco di dimensioni limitate può sopportare: forse qualcuno ha in mente di monetizzare a scapito del territorio e dei cittadini del meratese la voglia di verde dei milanesi.
Si stanno mettendo a rischio 40 anni di lavoro – iniziato con Eugenio Mascheroni – a favore dell’ambiente. Chiediamo ai sindaci un momento di pausa e riflessione per evitare che una minoranza di Comuni con il supporto della Provincia stravolga quanto fatto finora: si deve lavorare uniti per migliorare la gestione del Parco, non tornare a idee del passato che avrebbero nei fatti cancellato il nostro polmone verde.
Chiediamo ai cittadini di far sentire la loro voce alle istituzioni: il Parco è di tutti, non di una parte politica.
Progetto Osnago