VALMADRERA – “I vertici societari di Silea si trovano nelle stesse condizioni di “inconferibilità” degli omologhi di Lario Reti Holding?” Se lo chiede il Coordinamento lecchese Rifiuti zero che ha posto la domanda ai sindaci attraverso una missiva protocollata a ciascun Comune della Provincia -socio della Spa dei rifiuti- e a Silea stessa.
Sotto la lente del Coordinamento, memore del recentissimo precedente che ha riguardato Lelio Cavallier, testa di LRH, i pronunciamenti dell’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) guidata da Raffaele Cantone.
Il Coordinamento chiede se non siano a rischio inconferibilità anche Mauro Colombo (“non avrebbe trascorso i due anni di ‘raffreddamento’ prescritti dalla legge prima di divenire membro del Cda di Silea” dopo essere stato al vertice della società Seruso, spiegano dal Coordinamento) e Giuseppe Anghileri membro del Cda e consigliere comunale di un Comune conferente quell’incarico .
L’obiettivo della segnalazione agli enti locali e alla società da parte del Coordinamento “è quello di fare chiarezza, effettuando le necessarie verifiche, onde evitare che atti fondamentali (già assunti, da assumere) possano essere viziati da nullità”.