VARENNA – Si è alzato giovedì 18 settembre a Villa Monastero il sipario sul sessantesimo convegno di studi amministrativi promosso dalla Provincia di Lecco sotto l’alto patronato della presidenza della Repubblica e con il patrocinio della presidenza del Consiglio dei ministri, oltre che con il contributo di Regione Lombardia, Unione delle Province italiane, Unione delle Province lombarde, Comune di Lecco, Camera di Commercio, Comune di Campione d’Italia e Fondazione Cariplo.
“Diritto amministrativo e economia: una sinergia per la competitività del Paese” il tema del tradizionale appuntamento di metà settembre, che richiama a Varenna politici, pubblici amministratori, giudici costituzionali, docenti universitari, esponenti del mondo imprenditoriale, esperti in materia di diritto amministrativo, autorità civili e militari.
Dopo i saluti di rito del presidente facente funzioni della Provincia di Lecco, Stefano Simonetti, del sindaco di Varenna Carlo Molteni e del prefetto Antonia Bellomo, ad aprire il convegno è stato Roberto Maroni. Il governatore della Lombardia ha subito messo il dito nella piaga, indicando nella burocrazia che troppo spesso strangola ogni attività e mortifica lo spirito d’iniziativa di molti operatori del settore economico il primo nemico da sconfiggere.
“Soltanto in Lombardia – ha detto Maroni – la burocrazia ci costa qualcosa come oltre 4.800 milioni di euro e dunque la strada da seguire non può che essere quella della semplificazione”.
“Noi in questa direzione abbiamo fatto e stiamo tuttora facendo la nostra parte – ha aggiunto – con l’introduzione di una serie di norme destinate altresì a ridurre gli oneri per le imprese e a introdurre modelli innovativi per quanto riguarda le procedure da seguire. E’ però altrettanto fondamentale che le pubbliche amministrazioni paghino i loro debiti in tempi accettabili e in questo senso sempre la Regione Lombardia vanta una media di 17 giorni dal momento in cui perviene la fattura a quello in cui la stessa viene pagata”.
“E se lo facciamo noi – ha specificato sempre il governatore – non vedo per quale motivo non possano farlo anche altri”.
Non è mancato, nell’intervento di Roberto Maroni, un riferimento al futuro delle Province. “Molti di voi – ha detto al riguardo – si saranno chiesti cosa ne sarà del convegno di studi amministrativi e di Villa Monastero. Ebbene, state tranquilli. Io vi dico che questo appuntamento verrà riproposto perché, se necessario, la Regione rileverà questa Villa”.
Di burocrazia da sconfiggere aveva parlato in precedenza anche Stefano Simonetti. Il presidente facente funzioni della Provincia di Lecco aveva ricordato come basti abbandonare la nicchia degli addetti ai lavori per constatare che gli sforzi profusi per la riforma del sistema “giustizia amministrativa” non vengono percepiti. O comunque non vengono reputati adeguati.
“Basta guardare all’economia – aveva detto Simonetti – descritta come cronicamente afflitta da un processo di incontrovertibile declino, alla burocratizzazione, percepita come il vero responsabile dell’involuzione del Paese, e alla macchina amministrativa pubblica, imputata di ostacolare il rilancio del sistema economico”. “In Italia comandano i burocrati – aveva aggiunto – e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.
Quindi il via alla prima sessione del convegno, dedicata a economia, diritto e giustizia amministrativa e aperta dall’intervento di Giuliano Amato, già presidente del Consiglio, ministro, docente universitario e attuale giudice costituzionale.
DI SEGUITO, LA GALLERIA FOTOGRAFICA DELLA GIORNATA INAUGURALE DEL CONVEGNO DI STUDI AMMINISTRATIVI DI VILLA MONASTERO.