LECCO – “I servizi sociali di Lecco, da sempre fiore all’occhiello della nostra città, da oggi avranno un volto nuovo”. Commenta così Anna Sanseverino, consigliere comunale PD, il via libera alla società mista rilasciato ieri sera, 30 ottobre, dall’assemblea cittadina.
“La società mista, una srl, avrà come soci, da un lato, il Comune di Lecco e quei comuni che decideranno di seguirne l’esempio e che deterranno il 49% del capitale e, dall’altro, il privato sociale, scelto sulla base di una gara a doppio oggetto che sarà socio di maggioranza al 51%” aggiunge l’esponente dem. “La società così costituita assumerà poi la qualifica di impresa sociale ossia un’impresa che esercita in via stabile e principale un’attività di interesse generale, senza scopo di lucro e per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, avente modalità di gestione responsabili e trasparenti e favorendo il coinvolgimento di lavoratori e degli utenti”.
“Questa dunque la scelta fatta dalla nostra Amministrazione – prosegue la Sanseverino -, una scelta in un certo senso coraggiosa, visto che il nostro territorio sarebbe il primo ad attuare questo tipo di modello gestionale, ma questo non ci spaventa: anzi siamo certi che porterà a un miglioramento del servizio. Anzitutto perché la scelta del privato con il sistema dell’offerta economicamente più conveniente permetterà di selezionare e individuare proposte sempre più personalizzate e qualitativamente più elevate. L’impresa sociale potrà coinvolgere il mondo del volontariato ed utilizzarne le risorse e potrà godere anche di risorse economiche maggiori, visto che le prestazioni dell’impresa sociale sono esenti da Iva, potrà essere destinataria di donazione e di bonus fiscali”.
“La permanenza della titolarità dei servizi in capo ai comuni, la funzione di programmazione a questi riservata, la previsione di patti sociali e di un contratto di servizio in cui disciplinare dettagliatamente il rapporto, l’assenza dello scopo di lucro per il privato e le stesse caratteristiche normativamente dettate fanno sì che il comune conservi il potere di controllo e di vigilanza sulla corretta gestione ed erogazione delle prestazioni e permettono di ritenere che non ci sarà alcun depauperamento delle potestà e funzioni pubbliche” conclude.
“Come gruppo PD abbiamo appoggiato con favore questa decisione – aggiunge la consigliere Clara Fusi – perché è necessario superare la logica del bando al ribasso, collaborando tra i diversi enti e associazioni. La materia principale dei servizi sociali sono le persone e le relazioni fra di esse. Con l’approvazione di questo provvedimento abbiamo compiuto un passo fondamentale in questa direzione, sottolineando ancora una volta come la collaborazione fra pubblico e privato sociale sia un elemento di valore in cui crediamo molto”.