Dany Boon, regista e interprete del film di successo Giù al nord, torna con una brillante commedia che si basa ancora una volta sugli stereotipi culturali e sul rapporto di amici-nemici. Boon dimostra di essere ormai un vero maestro di questo tipo di comicità, ma rischia di diventare ripetitivo.
Entrambi i suoi film cominciano in un contesto minuscolo e provinciale. Niente da dichiarare? infatti è ambientato al confine franco-belga tra Nord-Pas de Calais (dove era stato precedentemente ambientato Giù al nord) e la Vallonia.
Boon torna agli anni Novanta per raccontarci l’abolizione delle dogane all’interno dell’Unione Europea. Quel periodo, visto con gli occhi di oggi, sembra un periodo vicino ma in realtà è lontanissimo sia mentalmente sia tecnologicamente (simpatiche le scene del computer e del cellulare).
Da tutto ciò scaturisce un messaggio evidente: ogni innovazione ed evoluzione è tanto apparentemente complessa quanto semplice e indolore. Come in meno di vent’anni si è rivoluzionato il nostro approccio a computer e telefonini, così si possono abbattere con la stessa semplicità anche i pregiudizi più radicati.
Pur ricorrendo ai migliori attori e caratteristi del Belgio come Benoît Poelvoorde, Bouli Lanners e Olivier Gourmet, il modo di scherzare con loro è fermo all’umorismo delle vecchie barzellette denigratorie. Anche Giù al Nord era una simpatica storia con un messaggio retorico ed elementare. Ma Niente da dichiarare? diventa una commedia più adulta (anche visivamente), dove subentrano talvolta violenza e volgarità.
Molto particolare la scena iniziale del passaggio del tempo dal 1886 al 1993. Sembra strano, ma in effetti è così che gira il mondo.
La scena più divertente: la trasformazione della Renault 4 bianca, le scena dell’ambulanza.
Cosa non va: gli attori che interpretano gli spacciatori di droga sono al limite della credibilità diventando delle caricature di se stessi.
Scheda del film
Nazione: Belgio, Francia
Anno: 2011
Genere: commedia
Durata: 108’
Regia: Dany Boon
Attori: Dany Boon, Benoît Poelvoorde, Chritel Pedrinelli, Joachim Ledeganck, Julie Bernard, Jean-Paul Dermont, François Damiens, Bouli Lanners, Eric Godon, Olivier Gourmet, Jean-Luc Couchard, Karin Viard
Trama.
1986. Ruben Vandevoorde è un doganiere belga, severo e animato da un fervido odio anti-francese. Mentre è sul posto di lavoro apprende che le frontiere europee chiuderanno. Quest’annuncio lo fa cadere nella disperazione.
1993. Alla vigilia della definitiva cancellazione delle dogane sul confine fra Francia e Belgio, Ruben trascorre le ultime ore di vita della frontiera dando sfogo a tutto il suo spirito nazionalista e tormentando i frontalieri francesi. Dall’altra parte del confine, tutti i vigilanti francesi odiano e temono Vandevoorde considerandolo un razzista.
In modo particolare, lo teme il mite poliziotto Mathias Ducatel, innamorato di sua sorella e determinato a sposarla. Nel momento in cui viene deciso di creare una pattuglia di dogana mobile franco-belga per debellare un ingente traffico di droga, Mathias decide di far squadra con Vandevoorde per conquistare un posto nel suo cuore arcigno e ottenere il suo beneplacito a entrare a far parte della famiglia.
Il trailer