RUBRICA – Con molto dispiacere noto che il grande pubblico non è più in grado di recepire un messaggio di bellezza pura, di armonia e di autenticità. Il linguaggio in codice dei sogni e della bellezza, che da sempre accompagna il mondo patinato della moda (e non solo) si è gravemente deteriorato, l’eleganza dimenticata e la seduzione insabbiata, se non in rare eccezioni. Disubbidienza, caos e dissonanza sono diventate le parole chiave per esprimere il concetto delle nuove tendenze modaiole, il cui unico obbiettivo sembrerebbe essere la ricerca di una volgare spettacolarizzazione popolare. Non ha quindi più nessun senso esprimere disapprovazione davanti ad alcuni capi d’abbigliamento, da uomo o da donna che siano, o contestare il tramonto dei canonici principi estetici, proprio come sto facendo io in questo momento.
Gli abiti si staccano sempre di più dalla concezione temporale di occasione d’uso e la semplicità non sembra più essere un valore (solo per la moda di questi ultimi tempi, non certo per lo stile!). Questo è ciò che ho pensato osservando attentamente le passerelle della moda di Milano, Parigi New York e Londra per la stagione primavera estate 2017. D’altronde, stiamo vivendo un periodo storico tutt’altro che semplice ed ordinato, e la moda, come ormai sappiamo, segue di pari passo gli eventi socio culturali della sua epoca. Tuttavia mi consola che i primi segnali di svolta stiano arrivando, per ora flebili, come la luce di un fiammifero, da una moda di contro tendenza, modesta e minimale, esattamente come accadde negli anni ‘90, il minimalismo dopo il bling bling (opulenza massimalista) , speriamo non si faccia attendere troppo.
Bando alle riflessioni, per fortuna noi non siamo costretti a presentarci abbigliati come modelli in passerella, abbiamo il supremo dono del libero arbitrio e quindi, possiamo scegliere e vestirci come più ci pare, mescolando vecchio e nuovo a seconda del nostro mood, anche perché la persona di stile, sa bene cosa prendere e cosa lasciare, rinfrescando il proprio look stagione dopo stagione. Le tendenze moda per la prossima estate, prese una per una e con coscienza, potrebbero suggerirci nuove idee, l’importante è che non diventino un dictat da seguire ad ogni costo per nessuno (non mi stancherò mai di ripeterlo), incappando nel madornale errore, il peggiore che si possa commettere in fatto di stile, di diventare fashion-victim .
Se non amate i colori e le stampe, la moda della prossima stagione non fa per voi. I volumi sono over, e le lunghezze senza regole. Degli anni ‘80 e ‘90 è stato ripescato quasi tutto, a cominciare dai vecchi jeans che all’epoca chiamavamo modello “a carota”, e che i millennials hanno ora ribattezzato con il nome di “mum jeans”, si avete capito bene, i jeans della mamma, e le mamme se ne guardano bene dall’indossarli una seconda volta.
I colori: Giallo sole, nocciola, rosa e fucsia ai primi posti, ma anche verde , arancio, blu lapislazzulo e azzurro. Gli stilisti per la prossima stagione proclamano look tassativamente vivaci e colorati , mono o multicolor, dalle tonalità intense e ipervitaminiche e fluo, per non passare mai inosservati.
Il trench: Probabilmente il capo più visto sulle passerelle della prossima stagione , non solo nella versione classica (che funziona sempre, sia chiaro), ma destrutturato, rivoluzionato, rivisitato in chiave post moderna. Il classico soprabito della primavera sperimenta forme, linee e materiali nuovi. Sulla passerella di Burberry, Prada e Bottega Veneta, Fay, Moschino, Vetements e tanti altri.
Logo: dovunque, su t-shirt felpe, calze e scarpe, borse e cinture, il maxi logo viene messo ben in vista, per non dimenticare…….e comunque se ne potrà fare a meno senza conseguenti danni alla salute!
Denim: Camicia, pantaloni e giubbotti di jeans sfilano in versione ultravissuto, delavè e con strappi. Sulla passerella di Alexander Wang, Dsquared2 e Gucci.
Maxi spalle: Le giacche riscoprono sempre di più le forme anni ’80 con dimensioni over e “spallone” in primo piano. Squadrate o tonde, le dimensioni aumentano sempre di più. Sulla passerella di Balenciaga, Céline e Jil Sander, Jacquemus, Drome, DKNY, Mougler.
Camicia a righe: lunghe come abiti o da portare con gonne e pantaloni, dalle vestibilità decisamente over, le strisce sono in verticale. Un nome tra tanti quello di Francesco Scognamiglio
Stivali estivi: Non sono sandali e infradito ma anche stivali in tessuti leggeri e colori forti. Sulla passerella di Fendi, JW Anderson e Louis Vuitton, Philosophy di Lorenzo Serafini.
Tailleur check e gessato: Dimenticate il classico completo maschile giacca – pantalone. Il tailleur sperimenta nuove forme e non passa inosservato grazie alla versione a quadri o di un vistosissimo gessato, per un look “ Gangster’s Paradise” Sulla passerella di Céline e Alexander McQueen, Lanvin, Jil sander,
Vita alta: Pantaloni e gonne strizzano ed evidenziano il punto vita, altissimo, anche grazie all’uso di cinture in colori a contrasto. Sulla passerella di Tibi, Aquilano Rimondi e Alexander Wang.
Broccato: imponenti tessuti operati, ricchi e brillanti, per gonne , abiti e capi spalla. Sulla passerella di Isabel Marant , Fendi e Burberry.
Canvas: tessuti naturali e grezzi come lino e tela di cotone. Naturali e soft anche i colori, écru, ambra, khaki e sabbia. Una rivisitazione del look sa safari in versione chic. Sulla passerella di Creatures of Comfort, max Mara, Kenzo, Marni.
Zeppa: I sandali non sono rasoterra ma tendenzialmente aboliscono il tacco. E’ il trionfo della zeppa, sempre decorata. Sulla passerella di Proenza Schouler e Salvatore Ferragamo, oppure altissime platform come propone Gucci.
Maniche: In primo piano, sono extralunghe, maxi e come sculture, diventando vero e proprio elemento decorativo per l’abito. Sulla passerella di Saint Laurent, Stella McCartney e Isabel Marant.
Micro bag: Le nuovissime borse non sono più mini ma mignon. Piccolissimi scrigni da indossare come una collana o da allacciare alla cintura. Sulla passerella di Fendi , Valentino e N.21. Per le grandezze classiche, particolarmente di tendenza i manici a cerchio, vedi Chloè, Charlotte Olympia, Simon Miller, Mansur Gvriel
Stampa su stampa: oltre ai fiori (tanti fiori, dovunque) anche le stelle, le fantasie stile tappezzeria, e soprattutto coloratissime stampe tropicali come foglie di banana, palme, filodendro, hibiscus, la nuova personalità, i tessuti stampati, la riscoprono mescolati tra loro, due, tre o anche 4 stampe diverse nello stesso outfit. Sulle passerelle di Stella Jean, Valentino, Thom Browne, Prada, Gucci.
Crop top: ll top si accorcia fino a diventare micro e scoprire l’ombelico. Si indossa sia con gonne che con pantaloni, può essere in cotone, denim, ma anche in pelle. Sulla passerella di Alberta Ferretti, Miu Miu.
Lurex: Bagliori e riflessi oro / argento grazie ad abiti e tessuti laminati. Sulla passerella di Creatures of Comfort, Kenzo e Louis Vuitton.
Frange extra lunghe: Ormai sedimentate sulle passerelle, pare che non se ne possa più fare a meno. Questa stagione saranno particolarmente lunghe, a cascata. Le abbiamo viste in versione charleston, punk, folk, boho ed etno-chic. Byblos Milano, Gucci, Vionnet, Marco De Vincenzo, Roberto Cavalli, Giorgio Armani.
Tricot over over over size: Maglioni anche ad agosto, l’importante è che siano maxi. Super colorati, sfrangiati, con maniche extra lunghe, per dirla brevemente: “glunge”, cioè grunge sì ma glamour.
Metallic: caleidoscopici colori di pellami per scarpe ed accessori metallizzati.
Tasche giganti: sostituiscono la borsa, sono l’accessorio componibile da portare anche legate a una cintura, in ricordo del tanto amato marsupio anni ‘90. Fendi, Marni, Givenchy.
E poi ancora molti volant, rouches e romantici fiocchi, trasparenze, tessuti di rete, righe, pois, fantasie black and white. A voi la scelta!
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Maria Cristina Giordano
Consulente d’Immagine e Personal Shopper
info@mariacristinagiordano.it
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