Il Farmacista risponde. La ricetta medica

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RUBRICA – A ognuno di noi può essere capitato di recarsi in farmacia e chiedendo un farmaco, si è visto negare la richiesta a causa della mancanza di ricetta medica.

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Dott. Cosimo Giglio (Agifar)

La ricetta medica è un documento scritto, redatto da un medico chirurgo ossia un laureato in medicina e chirurgia, abilitato all’esercizio della professione ed iscritto all’Albo professionale, che consente al paziente di ottenere dal farmacista la consegna dei medicinali che vi sono elencati.

Ci sono diverse ricette mediche, analizziamo le più comuni e frequenti: ricetta ripetibile (RR) e ricetta non ripetibile (RNR). Ognuna ha delle caratteristiche e formalità differenti, tra le più importanti ricordiamo la durata:

La RR ha validità di 6 mesi e possono essere dispensate fino a 10 confezioni, salvo che per alcune categorie di farmaci come gli ormoni o gli ansiolitici, per i quali il periodo di validità della ricetta è più breve. Tuttavia se il medico indica espressamente un numero di confezioni di medicinale superiore all’unità, la ricetta diventa “non ripetibile” e, quindi, è utilizzabile solo per quella volta.

La RNR può essere presentata in farmacia entro trenta giorni dalla data della sua compilazione. Alla presentazione al farmacista, questi consegna il medicinale e ritira la ricetta.

I farmaci che vengono prescritti su RR generalmente presentano meno criticità rispetto a quelli prescritti su RNR in termini di effetti collaterali, stati tossici, e sovradosaggio. Un esempio sempre attuale riguarda “Nimesulide”, farmaco da assumere sotto stretto controllo medico, che ha dato gravi reazioni indesiderate a livello epatico.

Un’altra ricetta molto comune è quella redatta su Servizio Sanitario Nazionale, dove il costo del farmaco è a totale o parziale carico dello Stato. Soltanto i medici dipendenti e convenzionati con il SSN utilizzano questo ricettario per la prescrizione di farmaci esclusivamente nell’ambito dell’esercizio della loro attività istituzionale di medici pubblici. Nell’ambito dell’assistenza farmaceutica, per identificare se il costo del medicinale è a carico dello SSN o del cittadino, sono state create due classi: la “A” comprende i farmaci essenziali e per le malattie croniche il cui costo è a carico dello Stato; la “C” racchiude tutti gli altri farmaci autorizzati al commercio ma a totale carico del paziente.

Va sempre ricordato che i farmaci non sono mai assolutamente innocui e quindi la loro prescrizione deve essere attentamente ponderata dal medico, in relazione alle effettive necessità del paziente. Per questo è necessaria la massima attenzione e la massima diligenza nella prescrizione di farmaci, così come è dovere deontologico del medico e del farmacista informare adeguatamente il paziente sulle modalità di uso e somministrazione del farmaco, onde evitare rischi per la sua salute.

Dott. Cosimo Giglio

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