“La camera d’ambra” di Matilde Asensi

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Torna Matilde Asensi (autrice di Iacobus e L’ultimo Catone) con questo bel romanzo avvincente. L’autrice spagnola conferma ancora una volta le sue doti narrative imponendosi come una delle maggiori scrittrici europee di romanzo storico-archeologici.

Si tratta di un romanzo i cui protagonisti sono personaggi non canonici, ladri e furfanti ma, tuttavia, a modo loro onesti. Sia Ana Maria (vera eroina di questa storia) sia lettore scopriranno che coloro che si professano amici in realtà non lo sono come si potrebbe credere.

È un romanzo che mescola passato e presente, arte e avventura: un vero e proprio intrigo storico.

 

 

Trama. Sono sei e si fanno chiamare il Gruppo degli Scacchi: il Re, la Torre, l’Alfiere, la Donna, il Cavallo e il Pedone. Falsificano e rubano opere di immenso valore per rivenderle al miglior offerente.

Ana Maria è il Pedone: proprietaria di un negozio di antiquariato ad Avila ed infallibile ladra, autrice materiale dei furti del gruppo.

Questa volta, gli Scacchi hanno messo a segno un favoloso colpo in un castello sul lago di Costanza. Ma ben presto si accorgono che sotto il quadro rubato si nasconde un’altra tela: raffigura il profeta Geremia e reca inciso un messaggio in codice.

Comincia così un’avventura che porterà i sei sulle tracce di uno dei più famosi tesori che la storia ricordi: la preziosissima Camera d’Ambra, gioiello architettonico costruito con la luminosa resina del Baltico, vista per l’ultima volta nel 1944 nel castello di Konigsberg.

L’ottava meraviglia del mondo, come qualcuno l’ha definita.

Gli Scacchi si lanciano alla sua ricerca, per scoprire, però, che non sono i soli a cercarla.

In una nuova travolgente girandola di inganni e false rivelazioni, sarà Ana Maria ad arrivare più vicina alla verità, trovando la chiave di quell’enigma splendido e, quasi per caso, anche quella del proprio cuore.

 

Francesca Numerati