Io amo il caffè. E come me, sicuramente molte altre persone.
Ma cosa si nasconde dietro questa deliziosa bevanda calda e aromatica? Come viene prodotto? O meglio ancora, com’è nato il commercio del caffè?
Il profumo del caffè vuole mostrare proprio tutto ciò, partendo da un fatto reale per poi, ovviamente, romanzarlo. Lo spunto da cui tutto ha origine è la nascita della Guida Wallis-Pinker, ossia di una guida che classifica tutti gli aromi di caffè possibili. Wallis e Pinker sono coloro che l’hanno ideata e portata a termine nell’Inghilterra di fine Ottocento.
Ma per terminarla, Robert Wallis, giovane dandy e scrittore esordiente, dovrà recarsi in Africa per capire come funzionano le piantagioni di caffè e carpirne tutti segreti. Al contempo, però, sarà testimone delle atrocità che l’uomo bianco commette ovunque vada, senza tener conto del dolore e dei danni collaterali che può causare.
Sembra che Il profumo del caffè si divida in tre parti, apparentemente scollegate tra loro, come se si trattasse di tre storie autonome. La prima vede l’incontro tra Wallis e Pinker e la nascita della Guida. Tutto ruota intorno alla società inglese dell’epoca e a tutte le sue caratteristiche.
La seconda parte mostra il viaggio africano di Wallis, mettendo in evidenza il problema del colonialismo e dello sfruttamento dei paesi più poveri.
Nella terza parte, infine – che è in assoluto la migliore – Wallis torna a Londra. Ma il giovane è cambiato, maturato e scopre una nuova Londra: quella mossa dalle rivolte delle suffragette che rivendicano i proprio diritti, in primis quello al voto. Ma non solo! Capella fa un excursus anche sulla diffusione delle teorie di Freud riguardo la sessualità femminile, nonché sulla borsa e la nascita degli speculatori.
Il tutto, inoltre, è accompagnato da un’intensa storia d’amore lunga e appassionata, a cui il caffè e tutti i suoi aromi riescono a conferire un alone di magia e sensualità.
Si tratta di una lettura gradevole consigliata a tutti, anche a chi non beve caffè.
Trama. Londra, 1896. Robert Wallis ha ventidue anni e conduce una pigra esistenza da esteta, tra vaghe aspirazioni letterarie, una raffinatezza ricercata e languidi incontri con donne di facili costumi. Vive in un limbo ozioso. Il giovane bohémien ignora però di avere un dono prezioso: un palato molto sensibile.
Il caso vuole che un giorno capiti al Café Royal, dove Robert incontra Samuel Pinker, un mercante di caffè. Perspicace come pochi, Pinker assolda il giovane esteta per un progetto rivoluzionario: creare un cofanetto di aromi per dare al caffè un lessico universale. Il mercante ha una figlia, Emily, una ragazza dal viso espressivo e vivace, e dai capelli setosi e dorati raccolti in una crocchia severa. La razionalità e tenacia di Emily, allevata dal padre all’insegna del progresso e della modernità, compensano perfettamente la mollezza sensuale di Robert e, con grande disappunto di Pinker, tra i due nasce un amore condito da profumi e sapori afrodisiaci.
Recensioni con riferimenti al movimento delle suffragette:
– Quando cadono gli angeli
– Una ragazza da Tiffany
Francesca Numerati