La presenza del padre è un aspetto che tutti gli specialisti ritengono indispensabile per uno sviluppo psico-mentale adeguato e modulato nelle sue parti emotive, affettive e cognitive. La perdita di opportunità relazionali (perdita delle condizioni che portano l’individuo a realizzare le proprie esperienze) educative costituisce un vero e proprio trauma relazionale.
Se consideriamo lo sviluppo psico-mentale nonchè psico-sociale di un minore, in letteratura troviamo tantissimi riferimenti che sottolineano l’importanza del ruolo di entrambi i genitori nella crescita del minore. A tal riguardo, secondo gli studiosi del campo, la nostra epoca si caratterizza per la interscambiabilità fra i membri della coppia genitoriale nello svolgimento dei compiti di cura. Ciò è tanto più vero se si considera anche il cambiamento avvenuto nella famiglia, la quale – da luogo principale di trasmissione delle regole di comportamento e dei valori civili, religiosi e morali – è divenuta una stazione di “rifornimento affettivo”1. Il modello del padre autoritario, severo depositario delle regole e vigile testimone del loro rispetto, elemento fondamentale di raccordo fra il macrocosmo sociale e il microcosmo degli affetti ha lasciato il posto ad un padre inteso come un compagno di viaggio, un alleato fedele e comprensivo in una relazione dove le diverse generazioni sono allineate in posizioni sempre più paritarie 2.
Quando, di contro, si assiste alla mancanza del padre, qualora non siano state evidenziate effettive situazioni di pregiudizio (maltrattamenti, abuso etc.), si nota la comparsa fenomeni negativi. In particolare alcuni autori attribuiscono alla mancanza del coinvolgimento della figura paterna nella cura e nell’educazione dei minori, l’aumento della violenza domestica, della criminalità e del consumo di droghe, delle gravidanze nelle madri adolescenti e, in generale, il drammatico sfaldamento dei valori.
Il ruolo del padre nella maturazione psico-sociale del minore viene esaminato alla luce di diversi approcci e modelli di ricerca da quello genetico a quello sociale a quello psicologico. Un numero notevole di ricerche sperimentali hanno documentato in modo esteso il ruolo e l’importanza della figura paterna nello sviluppo del minore in corrispondenza delle diverse tappe bio-psicosociali. La tabella che segue riassume i principali effetti associati alla presenza positiva di un padre nella vita di un minore3.
1 Pietropolli Charmet G., Riva E., “Adolescenti in crisi, genitori in difficoltà. Come capire e aiutare tuo figlio negli anni difficili”, FrancoAngeli, Milano, 2001;
2 Andolfi M. (a cura di), “Il padre ritrovato. Alla ricerca di nuove prospettive paterne in una prospettive sistemico-relazionale”, FrancoAngeli, Milano, 2001; Donati P., “Famiglia e capitale sociale nella società italiana”. Ottavo Rapporto CISF sulla famiglia in Italia, San Paolo, Milano 2001;
3 Il sistema di valori della famiglia e la coesione sociale sono in grado di proteggere il gruppo famiglia dall’impatto di eventi negativi, come a dire che non è una vicenda specifica di per sè a esercitare un’influenza negativa, ma la difficoltà della famigia a riorganizzare un’adeguata funzionalità a fronte di determinate richieste;
Area di sviluppo |
Effetti positivi |
Sviluppo Cognitivo |
Migliori punteggi nella misura di competenze verbali; Livelli di rendimento scolastico superiore; Migliore recupero delle abilità cognitive nei bambini nati pretermine; Migliori abilità di problem-solving; |
Sviluppo Emozionale |
Migliori livelli di autostima; Competenze sociali più elevate; Maggiore autonomia nelle attività di problem-solving; Livelli superiori di benessere e punteggi di depressione inferiori; Livelli maggiori empatie; |
Comportamento e adattamento psico-sociale |
Svilupp precoce di comportamenti pre-sociali; Minori problemi di adattamento scolastico; Minori problemi di condotta e comportamenti criminali (furti, aggressioni, atti vandalici) nei maschi; Ritardo nell’avvio di attività sessuali e nelle femmine rischio meno elevato di gravidanze in età precoce; |
Tabella 1: Effetti positivi dell’influenza paterna sullo sviluppo del bambino (U.S. Department of Health and Human Services, 2004)
La presenza del padre può essere intesa come un fattore positivo anche in termini di resilienza, cioè di capacità della famiglia di superare situazioni critiche attivando risorse materiali, socio-relazionali ed emozionali. Inoltre, si evidenzia come la presenza di un padre eserciti una positiva influenza sullo sviluppo cognitivo, misurato sia in termini di QI che di successo scolastico. L’esperienza di molti insegnanti è che le difficoltà di apprendimento dei bambini sono spesso legate a dinamiche familiari disfunzonali che impediscono al minore di crescere in un ambiente sufficientemente sereno da garantire energie allo studio ed uno spazio mentale ai contenuti di apprendimento.
Conferme alla rilevanza dell’impegno della figura paterna sono emerse anche nelle 24 pubblicazioni inserite nella overview Acta Pediatrica4. In tale rassegna gli sudiosi hanno ben evidenziato come l’impegno del padre sembra avere effetti differenti sui risultati desiderabili: riduce la frequenza di problemi comportamentali nei ragazzi, riduce i problemi psicologici nelle giovani donne, migliora lo sviluppo cognitivo, mentre da una lato diminuisce la deliquenza e lo svantaggio economico in famiglie dal basso profilo socio-economico.
4 Sarkadi A., Kristiansson R., OberKlaid F., Bremberg S., “Coinvolgimento paterno e conseguente sviluppo dei figli: una review sistematica di studi longitudinali”, Acta Pediatrica 97 (2), 153-158, febbraio 2008;
Dr.ssa Sara Pezzuolo – Psicologa Forense
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