Arrivano le pagelle, come affrontarle?

Tempo di lettura: 3 minuti

Con gennaio finisce il primo quadrimestre ed ecco puntuale come ogni anno l’appuntamento con le schede di valutazione. È un momento vissuto in modo estremamente personale da ogni famiglia e nei corridoi delle scuole troviamo genitori orgogliosi, arrabbiati, gongolanti, delusi o stufi di sentirsi ripetere sempre le stesse cose.

È sicuramente un momento importante, ma come affrontarlo in modo positivo con i propri figli?

Certo, le cose cambiano anche in base all’età, ma per tutti loro si tratta di trovare scritto, nero su bianco, la valutazione del loro operato, della loro identità di studenti. E, sottolineiamo, di studenti.

Perché i giudizi trovati in pagella diventano troppo spesso motivo di confronto tra fratelli o compagni, e vengono purtroppo utilizzati, a volte inconsapevolmente, per giudicare la propria o l’altrui competenza genitoriale. Soprattutto quando i voti in condotta sono bassi.

Ma non possiamo considerarci buoni o cattivi genitori semplicemente per come i nostri figli vanno a scuola. C’è in gioco molto di più: la loro autostima, la capacità di accettare e riconoscere i propri limiti ma anche le proprie risorse, il loro senso di autoefficacia, la capacità di impegnarsi per raggiungere dei risultati senza abbandonare il campo e rinunciare a priori, perché tanto “è tutto inutile”.

E i genitori in questo hanno un ruolo decisamente importante.

Ecco allora qualche consiglio.

Siate realisti. Se conoscete il percorso scolastico dei vostri figli gli insegnanti non vi diranno nulla di troppo inaspettato. La scheda di valutazione è solo il famoso pettine che porta alla luce tutti i nodi e ve li mostra tutti insieme. Certo, può essere difficile da digerire, non lasciatevi scoraggiare ma chiedetevi anche se eravate consapevoli della situazione o se in parte avete chiuso gli occhi per non vedere.

Riflettete sulle vostre aspettative. State chiedendo troppo ai vostri figli? Oppure troppo poco? Ogni successo o insuccesso non è assoluto, va calibrato sulle capacità, sui limiti e sull’impegno dei ragazzi.

Analizzate insieme la pagella. Una volta a casa, con calma, leggete insieme la pagella. E’ un momento importante dove fare il punto della situazione, per dare loro spazio, per congratularsi e/o per ridimensionare ansie e frustrazioni che a volte le schede di valutazione portano. Dedicate tempo anche ad ascoltare quello che i vostri figli hanno da dire, chiedete loro cosa ne pensano e quali propositi concreti hanno per il secondo quadrimestre. Pensate insieme a come “raddrizzare la rotta” se necessario. Ricordategli che quei numeri non possono condizionare il vostro amore.

Gratificazioni e punizioni. Le pagelle sono il resoconto del percorso e del lavoro dei vostri figli nei mesi precedenti. E’ molto più utile che le gratificazioni e le punizioni per il buono e cattivo impegno arrivino man mano e non tutte insieme e in quantità esagerata. Vanno legate e contestualizzate al momento in cui l’evento si è verificato. Ricordiamo loro che la scuola rappresenta un impegno importante, il loro impegno principale. Ma non è un lavoro retribuito! Meglio gratificarli verbalmente o con una piccola attività da condividere nel giro di poco tempo, piuttosto che con banconote o la promessa di un regalo inarrivabile alla fine del quadrimestre in cambio di voti sufficienti. Complimentarsi con il proprio figlio per un buon voto o riprenderlo e spronarlo a impegnarsi maggiormente dovrebbero essere momenti quotidiani, non un evento! Perderebbero il loro senso educativo e la loro efficacia.

Mantenete i rapporti con la scuola. Ultimo, ma non per importanza, cercate di costruire e mantenere un rapporto aperto e di fiducia con gli insegnanti. Con loro i vostri figli passano molte ore e sono adulti con i quali sono costretti a confrontarsi quotidianamente. Il loro punto di vista è importante e può essere un ottimo spunto di riflessione.

Gli articoli della rubrica sono a cura delle Dott.sse Lucia Riva ed Elisabetta Vitali, pedagogiste dello Studio di Consulenza Pedagogica Koru
www.consulenzapedagogicakoru.it
Se avete domande o osservazioni potete scrivere all’indirizzo mail studiokoru@libero.it

 

ARTICOLI PRECEDENTI
Autoritario? Permissivo? Autorevole? Scopri che genitore sei!