All’ospedale di Lecco si parla arabo e albanese

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LECCO – Ha ripreso il via, il 2 aprile, il progetto di mediazione culturale con la presenza, in orari fissi, di tre mediatrici culturali presso alcuni reparti chiave dei Presidi Ospedalieri a favore dei migranti.

L’iniziativa, promossa dal’Azienda Ospedaliera della Provincia di Lecco in collaborazione con l’associazione Les Cultures ha preso corpo nel 2008 grazie ad un finanziamento di Regione Lombardia e, a seguire, della Fondazione della Provincia di Lecco. Quest’anno, invece, si è concretizzata grazie ad un finanziamento diretto dell’Azienda Ospedaliera.

Le tre mediatrici sono all’interno del Dipartimento Materno-Infantile, al Mandic e al Manzoni, della Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza e della Struttura di Malattie Infettive presso il nosocomio di via dell’Eremo. E’ stato predisposto poi, presso il Pronto Soccorso di Lecco, per tutti gli utenti stranieri, uno specifico sportello a cui è possibile rivolgersi per ogni tipo di informazione.

Tutte le mediatrici, di cui due di lingua araba e una di lingua albanese, hanno seguito un percorso formativo relativamente alle tematiche sanitarie e normative e vantano diversi anni di esperienza all’interno dell’Azienda Ospedaliera, di Enti e di Istituzioni.

Le mediatrici, pur avendo un orario che le vede assegnate a strutture sanitarie specifiche, sono comunque a disposizione in caso di emergenze per tutti i reparti che facciano richiesta di affiancamento degli utenti stranieri che, quotidianamente, accedono ai servizi ospedalieri.

Il programma di mediazione linguistica è parte integrante del progetto “Ospedale Multiculturale” premiato, lo scorso anno, dalla giuria nazionale del Public Affairs Awards, per la sua eccellenza nell’ambito delle iniziative di pubbliche relazioni in campo sanitario. Per l’occasione è stata consegnata, il 5 luglio scorso, a Roma, una targa di riconoscimento a Mauro Lovisari, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera.