Dal 17 al 18 ottobre l’Ospedale Manzoni ospiterà la quinta edizione della Scuola Permanente di aggiornamento sulla menopausa, promossa dalla Società italiana di Ginecologia della terza età: invitati esperti e specialisti da tutta Italia. Nel corso della tre giorni si parlerà, fra l’altro, di menopausa fisiologica, precoce e chirurgica, dei vantaggi e dei benefici delle terapia ormonale sostitutiva, dei fattori di rischio cardiovascolare in questa fascia d’età.
Nella serata di lunedì 17, alle 20.45, presso l’Aula Bianca dell’Ospedale di Lecco, nella palazzina Amministrativa, al piano terra, alcuni specialisti impegnati nel corso di aggiornamento, tra i quali Antonio Pellegrino, direttore della struttura di Ostetricia e Ginecologia di via dell’Eremo, saranno a disposizione delle donne interessate a saperne di più sulla menopausa.
“Vale la pena ricordare che da diversi anni è attivo al Manzoni un Ambulatorio della Menopausa che tempo addietro – ricorda Maria Luisa Livello, responsabile del Centro – ha partecipato al grande Progetto Menopausa Italia: una sorta di banca dati nazionale che ha fatto una “fotografia” della condizione della donna in menopausa nel nostro Paese, alla quale l’Ambulatorio del Manzoni ha contribuito presentando i casi di 1330 donne seguite. Una fotografia che ci ha consentito di comprendere meglio alcuni problemi peculiari di stato e richiesta di salute in questa fascia d’età”.
Dopo un periodo di sospensione, l’Ambulatorio, con l’arrivo di Antonio Pellegrino, ha ripreso l’attività. “L’accesso, in un primo tempo dedicato alle pazienti con menopausa chirurgica e patologie oncologiche – aggiunge Maria Luisa Livello – è stato poi esteso anche alle donne in menopausa fisiologica. Attualmente viene tenuto con cadenza quindicinale per un totale di 16-20 pazienti al mese, che vengono seguite anche in collaborazione con gli altri ambulatori di 2° livello di oncologia, colposcopia, isteroscopia e uroginecologia , con l’obiettivo di dare una risposta completa alle esigenze della singola paziente, e con il contributo delle altre strutture aziendali impegnate nella diagnostica e nel trattamento terapeutico necessario in ogni singolo caso”.