BRIOSCO – Insieme alla sua famiglia ha garantito l’impegno economico per realizzare 15 nuovi posti letto per il reparto di Cure palliative dell’Hospice all’Ospedale Sacco di Milano. E’ per questo che Cancro Primo Aiuto ha voluto consegnare a Eugenio Cremascoli il Premio Walter Fontana 2018.
Il prestigioso riconoscimento dell’associazione brianzola è stato consegnato all’imprenditore, a cui fanno capo Avionord e la Casa di cura Columbus di Milano, lunedì 21 dicembre proprio a Villa Walter Fontana, a Capriano di Briosco, alla presenza del presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana.
Un premio speciale è stato riservato anche a due assessori di Regione Lombardia, Giulio Gallera, assessore al Welfare, e Fabrizio Sala, vicepresidente e assessore per la Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione, per la vicinanza alla Onlus brianzola e la collaborazione portata avanti.
L’ampliamento dell’Hospice all’Ospedale Sacco di Milano che ha consentito di creare 15 nuovi posti letto per il reparto di Cure palliative è stato senza dubbio il progetto di maggior impegno economico del 2017 per Cancro Primo Aiuto. Un intervento che si è caratterizzato anche per la sua celerità di realizzazione: il 27 marzo, presso la Casa di cura Columbus di Milano, veniva firmato il protocollo d’intesa tra la Onlus brianzola e i vertici dell’Asst Fatebenefratelli Sacco di Milano per ratificare questo impegno, e l’8 novembre, dopo soli 7 mesi, veniva tagliato il nastro dell’inaugurazione.
Grazie all’impegno della famiglia Cremascoli che ha finanziato l’intervento con oltre seicentomila euro, l’Ospedale Sacco di Milano ha potuto ristrutturare due piani del padiglione 21 e oggi può contare su un nuovo reparto di cure palliative con 15 posti letto adibiti per gli ultimi giorni di vita dei malati di cancro.
Sul palco, a consegnare il riconoscimento a Cremascoli, insieme alla figlia di Walter Fontana, Mirella, e al marito Flavio Ferrari, amministratore delegato di Cancro Primo Aiuto, c’erano anche le consigliere regionali Viviana Beccalossi e Francesca Brianza, all’epoca della realizzazione dell’ampliamento assessori regionali e coinvolte a vario titolo nel progetto.