LECCO – L’ASST di Lecco ha ricevuto la conferma, da parte dell’Ente di Certificazione IMQ (Istituto italiano del Marchio di Qualità), della validità del Sistema Qualità Aziendale e della sua adeguatezza alla nuova norma ISO9001:2015, ottenendo l’estensione della Certificazione a tutte le Strutture territoriali acquisite dall’ex ASL con la Legge di Riforma del SSR e a quelle di nuova istituzione.
La visita dell’Ente di Certificazione iniziata il 18 giugno si è conclusa il 22 giugno: 5 giorni nel corso dei quali tre ispettori hanno valutato ben 48 strutture all’interno dei Presidi Ospedalieri dell’Asst Lecco e sul Territorio, apprezzando i numerosi punti di forza delle attività e dei servizi presi in esame, come ad esempio la programmazione dell’attività di sala operatoria, la prassi ormai consolidata dell’effettuazione di audit clinici sui casi significativi, lo sviluppo della piattaforma informatica DIFRAWEB per la gestione multidisciplinare dei pazienti in carico al Dipartimento Fragilità, l’utilizzo della tessera individuale fornita ai pazienti portatori di protesi ortopedica ed altro ancora.
“La certificazione di qualità si conferma come uno degli obiettivi prioritari dell’Azienda, per continuare a rafforzare la qualità, l’efficienza e la trasparenza dei servizi resi ai propri pazienti e per promuovere in tutta l’organizzazione la cultura della qualità, a beneficio di tutte le parti interessate” – commenta la Dr.ssa Paola Goretti, direttrice dell’UOC Qualità e Gestione del Rischio Clinico – La Direzione ha dato ampia evidenza di aver adottato e promosso l’approccio centrato sulla gestione per processi e sulla individuazione e gestione dei rischi. La visita è stata un’occasione preziosa per identificare aree di miglioramento e mettere in evidenza le eccellenze dell’ASST di Lecco in un’ottica di continua crescita e di integrazione con l’area territoriale per la presa in carico del paziente nella sua totalità, con un’attenzione particolare alla pianificazione degli interventi terapeutici, alla prevenzione e alla sicurezza dei percorsi di cura”.