In testa un caschetto multimediale per guardare un film o per ascoltare musica, evitando di ascoltare le comunicazioni dello staff chirurgico che se si è sotto i ferri non è poi così bello da sentire. Uno scenario un po’ fantascientifico all’ospedale di Lecco ( a quanto pare unico in Italia) per le donne che vengono operate all’addome con la laparoscopia isobarica mediante laparotenser. Di per sé questa tecnica è all’avanguardia perché consente ai medici di lavorare in anestesia locale, mentre prima del suo avvento si usava la totale, inoltre consente di risparmiare in temini di costi per la struttura sanitaria.
Ha ulteriori vantaggi per le pazienti: alla chirurgia tradizionale offre indubbi vantaggi rappresentati dalla quasi assenza di cicatrici cutanee, dalla riduzione della morbilità, del dolore e della degenza post-operatoria, da un più rapido ritorno alle attività sociali.
In testa un caschetto multimediale per guardare un film o per ascoltare musica, evitando di ascoltare dover subire lo stress del mentre sono operateLe maggiori difficoltà tecniche della laparoscopia sono compensate da una migliore visualizzazione dei dettagli anatomici, per l’ingrandimento dell’ immagine, che risulta molto utile quando si deve operare su organi delicati. La metodica, soprattutto in ambito ginecologico, è diventata definitivamente parte integrante dell’offerta chirurgica dell’Azienda Ospedaliera.
“La laparoscopia chirurgica è stata interessata da ulteriori passaggi innovativi – dice Antonio Pellegrino, direttore della struttura di Ostetricia e Ginecologia del Manzoni – quelli , ad esempio, che hanno portato alla laparoscopia isobarica che consente interventi mini invasivi senza il supporto di gas CO2 che, tradizionalmente permette al chirurgo di operare laparoscopicamente all’interno della cavità addominale delle donne. La metodica isobarica è consigliata in pazienti che oltre ad avere patologie ginecologiche presentano problemi seri di carattere cardiaco e polmonare ed elevati rischi anestesiologici (le obese, ad esempio). ”
Al Manzoni si utilizza la laparoscopia isobarica mediante LaparoTenser, un dispositivo realizzato ad hoc, già dal 2009: 42 gli interventi chirurgici realizzati. Questa tecnica ha reso non più necessaria ed obbligatoria l’anestesia generale negli interventi di Laparoscopia Ginecologica; ora è possibile anche quella di tipo epidurale, con paziente sveglia.
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