Testamento biologico, Tavola (Rianimazione): ”Si può ma non si sa”

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Mario Tavola, responsabile Rianimazione Ospedale di Lecco e segretario del PD cittadino, ha illustrato l’altra sera in modo efficace in cosa consiste il cosiddetto testamento biologico, ovvero la dichiarazione anticipata sui trattamenti sanitari.

Partendo dall’art. 32 della Costituzione che recita come la tutela della salute sia un diritto e NON un dovere da parte del cittadino, ha spiegato che nessuno può essere obbligato a qualunque tipo di trattamento sanitario che non desidera. Dopo aver citato gli artt. 2,  3 e 13 in cui si richiama la libertà personale inviolabile della persona, è passato alla CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL’UNIONE EUROPA, ratificata dall’Italia nel 2001 con la legge 145, in cui nell’art. 9 si dichiara che i desideri anticipati del cittadino saranno tenuti in considerazione.

Quindi … tutto potrebbe essere risolto, ma … I legislatori italiani non hanno mai prodotto la parte applicativa di questa legge. A  suo tempo il PD aveva formulato delle proposte applicative declinate in modo preciso, tuttora ferme, e non solo …

Anche la CONGREGAZIONE DELLA DOTTRINA DELLA FEDE nel maggio 1980 aveva pubblicato un documento sull’EUTANASIA, mai  smentito, in cui si dichiara che è eutanasia quando si procura la morte, ma non quando un malato o qualcuno  che egli ha nominato in sua vece, assume una decisione in merito a tutti i trattamenti sanitari.
Quando si dice tutti si intende anche la famosa nutrizione artificiale che prevede un intervento medico e richiede quindi  il consenso informato.
Il rifiuto di una terapia non equivale a suicidio, ma viene considerato accettazione della condizione umana, tenuto conto della situazione in cui versa il paziente.

Nonostante le  autorevoli dichiarazioni citate e già esistenti, a tutt’oggi il Parlamento sta discutendo su una legge che peggiora quella già esistente, mentre basterebbe …

Applicare le leggi del Codice Civile che parlano della possibilità di individuare un amministratore di sostegno, a cui la persona interessata può affidare tutti i suoi proponimenti .
Per la nomina, che prevede l’intervento del giudice tutelare, ci si può rivolgere per esempio  ai Comuni, seguendo poi una procedura  in parte laboriosa ma già normata.

Quindi la possibilità di esprimere anticipatamente la propria volontà e farla valere esiste, ma, a quanto pare in pochi la conoscono.

Chi fosse interessato ad approfondire l’argomento, può consultare:

SPORTELLO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO DI LECCO

Dal gennaio 2006 nel territorio di Lecco è attivo lo “Sportello informativo e di consulenza sull’Amministratore di Sostegno”.
Per appuntamenti contattare il Punto Unico di Accesso dell’A.S.L. di Lecco (Ufficio di Protezione Giuridica): Mercoledì ore 9.00 – 12.00, 14.00 – 16.00; Venerdì ore 9.00 – 12.00
Tel.             0341/482398       E-mail: protezione.giuridica@asl.lecco.it

Una rete di sostegno alla fragilità – per volare più in alto – L’Amministratore di sostegno nella provincia di Lecco
sito: www.lecco.progettoads.net
mail: progettoads.lc@progettoads.net
referente: Monica Ghislanzoni.