Calolzio: approvato il piano di diritto allo studio, minoranza critica

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consiglio comunale calolzio (12)

 

CALOLZIOCORTE – Mercoledì sera il consiglio comunale di Calolziocorte ha approvato il piano programmatico di diritto allo studio per l’anno scolastico 2016/17, non senza polemiche da parte della minoranza.

Una pianificazione  che, rispetto a quella degli anni precedenti, ha subito un forte incremento grazie a maggiori investimenti nei progetti scolastici e all’istituzione di borse di studio. Il piano prevede che i prezzi dei buoni pasto  e le agevolazioni per il servizio mensa rimangano invariate rispetto allo scorso anno e che venga confermata la commissione mensa che si occuperà di valutare e migliorare il cibo che viene servito quotidianamente ai piccoli alunni. Garantite inoltre  anche le ore di assistenza per gli studenti diversamente abili, sia nelle scuole statali che in quelle paritarie.

Unica nota dolente del piano di diritto allo studio è il servizio di trasporto scolastico, attraverso bus di linea, che, per la prima volta, è a pagamento; tale pagamento verrà rimborsato, in pochi giorni, alle famiglie che dimostreranno di avere un Isee inferiore a 25mila euro.

Il capogruppo Lega Nord Marco Ghezzi
Il capogruppo Lega Nord Marco Ghezzi

Una novità che non ha mancato di scatenare le polemiche della minoranza, soprattutto tra i componenti Lega Nord  che hanno cercato di far fronte a questa situazione proponendo, attraverso un emendamento, di: “alzare la soglia Isee a 45mila euro in modo tale che tutti gli alunni possano richiedere il rimborso spese per il trasporto scolastico”.

Emendamento pesantemente bocciato dalla maggioranza:” Abbiamo analizzato tutti gli Isee finora presentati per il servizio mensa e nessuno di essi era superiore a 19mila euro, questo dimostra come i 20mila euro iniziali, per l’accesso gratuito al servizio trasporto, erano già sufficienti a ricoprire le spese del trasporto nella maggior parte degli alunni, ma abbiamo voluto comunque spostare la soglia Isee  a 25mila euro  – ha commentato l’assessore all’Istruzione Wilna De Flumeri – spostarlo a 45mila euro mi sembra inutile e irrispettoso nei confronti delle famiglie più povere; non dobbiamo elargire rimborsi ‘a pioggia’, ma dobbiamo mirare alle famiglie più bisognose”.

Il costo del trasporto ammonta a 207 euro per bambino, non indifferente, soprattutto se improvviso: “Le famiglie al ritorno a scuola hanno trovato questa sorpresa, 207 euro da ‘sborsare’ nell’immediato per usufruire di un servizio che dovrebbe essere gratuito – ha tuonato  Ghezzi  – non tutte le famiglie possono permettersi di pagare quella cifra senza preavviso, dato anche il periodo di difficoltà economica.”.

Dario Gandolfi
Dario Gandolfi

“Un pagamento che avrebbe potuto essere previsto con una maggiore attenzione della maggioranza già ad aprile – ha commentato Dario Gandolfi capogruppo Lavoro, sviluppo e libertà – o se solo il piano di diritto allo studio fosse stato presentato in termini più ragionevoli, non ad anno scolastico già iniziato”.

Dopo gli interventi dei consiglieri di minoranza si è passati alle dichiarazioni di voto: il gruppo Lavoro, sviluppo e libertà e la Lega Nord hanno votato contro il piano di diritto allo studio, la casa delle sinistre e la maggioranza hanno votato a favore, il consigliere di maggioranza Valentino Mainetti ha abbandonato l’aula consigliare, non partecipando alla votazione.