LECCO – Principale fattore di rischio per tumori polmonari, dopo il fumo, il radon è osservato speciale dai tecnici di Provincia, Asl e Arpa, che effettueranno dei monitoraggi nelle scuole del territorio e negli edifici in carico all’ente provinciale per verificare che tutto sia nella norma.
“Lecco è una delle province più a rischio d’Italia – afferma l’assessore con delega all’Ambiente, Carlo Signorelli – e ogni iniziativa è più che mai opportuna. Soprattutto il nord della provincia è caratterizzato da concentrazioni medie negli ambienti piuttosto elevate, come è emerso dalle indagini dell’ARPA”
Il radon è un gas radioattivo naturale, inodore e incolore, che può essere presente nei locali degli edifici in particolare nei seminterrati. Per monitorarlo, verranno utilizzati dei kit di rilevamento che dovranno essere posizionati nei locali individuati per la durata di un anno, al fine di fornire dati di concentrazione attendibili.
“Gli assessorati all’Ambiente e all’Istruzione – prosegue Signorelli – hanno ritenuto di procedere a una prima valutazione delle concentrazioni di radon presso le sedi degli uffici provinciali e dei 18 istituti scolastici di proprietà. Ciò permetterà di valutare eventuali interventi preventivi”.
Allo stesso tempo è in corso la campagna di sensibilizzazione condotta dall’ASL di Lecco nei riguardi delle Amministrazioni Comunali per far recepire all’interno dei Regolamenti Edilizi Comunali le Linee Guida tecniche che Regione Lombardia ha predisposto per la prevenzione del rischio radon negli edifici. A oggi le Linee Guida sono state adottate da più di 20 Comuni della nostra Provincia.