LECCO – Un maggiore controllo affinché vengano rispettati i tetti massimi fissati dal Ministero per l’Istruzione sul costo dei libri e la proposta di rendere questi ultimi detraibili. Sono le due richieste del distretto lecchese dell’A.Ge, l’Associazione Genitori che proprio a un paio di settimane dall’inizio dell’anno scolastico tira le somme sulla questione caro libri e mette sul tavolo proposte per il futuro.
Se dall’indagine condotta nei giorni scorsi da Lecco Notizie le cifre emerse non sembravano per nulla rassicuranti (leggi articolo), tanto che in molti casi è stato registrato un superamento del tetto ministeriale, oggi è l’A.Ge di Lecco a intervenire in merito e lo fa riflettendo su due punti specifici.
Innanzitutto è necessaria una “maggiore responsabilità da parte di tutti – spiegano dall’associazione – dirigenti scolastici in testa”, affinché si possa monitorare meglio il rispetto dei limiti stabiliti dalla legge. “Si avvicina l’inizio della scuola – proseguono – e come ogni anno le famiglie fanno i conti con la spesa per il corredo scolastico (addirittura ci è stato segnalato che in alcune scuole viene indicato per alcuni prodotti perfino marca e modello, con una chiara imposizione anche di costo che crea disagio alle famiglie) e per l’acquisto dei libri di testo, cui si aggiungono i vocabolari, gli strumenti tecnici specifici, i trasporti. Si stima – precisano – che l’aumento medio della spesa sarà intorno al 3%”.
Per quanto riguarda la questione del tetto stabilito annualmente dal Ministero, i numeri dimostrano come sia “stato superato – riprendono – in molte scuole. Le specifiche e motivate esigenze sono frequenti e di anno in anno si apportano ai testi delle modeste variazioni, per fare un esempio negli eserciziari, così da renderne impossibile il riuso”. A tutto ciò si aggiungono, poi, i cosiddetti “testi consigliati, quindi non considerati per il rispetto del tetto ministeriale ma in pratica obbligatori quando l’insegnante è in classe.
Secondo le norme vigenti – puntualizzano dall’associazione – eventuali incrementi e deroghe ai tetti competono al Consiglio d’Istituto e a questo proposito riteniamo sarebbe opportuna una maggiore vigilanza anche da parte dei genitori stessi eletti. Il dirigente scolastico – ricordano – vigila perché le delibere dei competenti organi scolastici concernenti l’adozione dei libri di testo siano assunte nel rispetto delle disposizioni vigenti (art 5 della legge 169/ 2008) e la Circolare 18/2011 ribadisce che i dirigenti scolastici cureranno gli atti di indirizzo ai collegi dei docenti, esercitando personalmente la necessaria vigilanza affinché le adozioni siano deliberate nel rispetto dei vincoli di legge“. Per tutte queste ragioni l’Associazione Genitori intende oggi “fare un forte richiamo – riprendono – alla responsabilità di ciascun organismo. Chiediamo più controlli e, se serve, l’individuazione di sanzioni. Sollecitiamo, inoltre, l’attivazione di tutte le forme individuali e collettive per il risparmio: comodati, prestiti, testi on line, e-book, autoprodotti e in rete, come è il caso del book in progress, progetto che vanta alcune esperienze anche a Lecco”.
Ma insieme a queste misure, l’A.Ge sollecita anche un’inversione di tendenza nel modo di considerare le spese per l’istruzione. “Da anni – concludono – istituzioni autorevoli come Ocse e Bankitalia spiegano che l’aumento dell’istruzione comporta negli anni successivi un incremento medio del Pil. Le spese per l’istruzione sono quindi una questione delle singole famiglie e dei singoli genitori oppure un investimento e una responsabilità del Paese intero? Fra spese per il cane e spese per lo sport, perché non introdurre nella manovra la detraibilità dei libri di testo, intesi come investimento in cultura e futuro?”.