Alloggi e Stazione di Posta: in via dell’Isola un nuovo presidio sociale contro la marginalità

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Il centro di accoglienza in via dell'Isola diventerà un Centro dei Servizi - Stazione di Posta

I due progetti sono stati finanziati dal Pnrr

L’assessore Manzoni: “Un tassello aggiuntivo ai tanti servizi alla domiciliarità già presenti sul territorio”

LECCO – Un altro tassello verso la riqualifica dello stabile in via dell’Isola che ospiterà due progetti sociali, finanziati dal Pnrr, l’Housing First (che rientra nei servizi abitativi) e la Stazione di Posta, uno spazio riservato agli utenti senza tetto che vivono in strada. La Soprintendenza ha espresso parere positivo – con alcune prescrizioni – sul progetto preliminare, approvato la scorsa settimana dalla Giunta con apposita delibera.

L’intervento, come spiega l’assessore al Welfare del Comune di Lecco Emanuele Manzoni, riguarderà solo gli spazi interni dell’edificio, che in termini volumetrici non subirà modifiche: “La casa già ospitava progetti di housing sociale, con questi due progetti andiamo in parte a mantenere questa destinazione con la realizzazione, al primo piano, di alloggi condivisi, una ventina di posti totale. Si tratta di un’integrazione dei già esistenti servizi abitativi tramite cui offriamo a chi ha bisogno una soluzione temporanea e il supporto per trovare, in futuro, la propria autonomia”.

Collegato al progetto Housing First c’è la Stazione di Posta che sarà realizzata al piano terra dello stabile: “Questo servizio a bassa soglia è rivolto ad intercettare i bisogni delle persone che fanno più fatica ad accettare aiuto, che vivono da tempo in strada e sono disabituate ai percorsi abitativi. Si tratta di un progetto di ‘design collaborativo’ a cui hanno partecipato proprio gli operatori del Comune che si occupano dei senza tetto, insieme alle realtà coinvolte nel Patto per l’Inclusione. Insieme a loro lo spazio è stato immaginato e costruito proprio perché sanno di cosa queste persone hanno bisogno, conoscendole e toccando con mano quotidianamente l’esperienza della strada”. La Stazione di Posta metterà a disposizione 4 posti per dormire, docce, lavatrici e uno spazio mensa. L’obiettivo però è anche quello di andare oltre l’ottica del ‘dormitorio’ e offrire all’utenza un percorso diurno tramite attività e laboratori, in modo che possa riconoscere gradualmente il luogo ed affacciarsi ai servizi messi a disposizione dal Comune e dalla rete sociale del territorio.

Manzoni ha precisato: “Nella nostra città esistono già una serie di strutture dedicate all’accoglienza delle persone senza fissa dimora, non volevamo creare un doppione di questi servizi ma fare un pezzetto di percorso in più. Da un lato l’housing sociale per chi ha difficoltà con gli alloggi, dall’altro un servizio per intercettare i bisogni di una fascia di popolazione in estrema difficoltà e che i normali servizi sociali faticano a raggiungere e ad aiutare”.

Sono sempre più le persone che per diversi motivi finiscono per vivere in povertà assoluta, per strada, e anche a Lecco la percezione è che il fenomeno sia in aumento: “Si tratta di persone che arrivano da fuori, difficilmente un senza setto sceglie di vivere per strada nella sua città – spiega l’assessore – come amministrazione lavoriamo in stretto raccordo con la Polizia Locale e con i nostri operatori per prestare loro assistenza ma spesso l’aiuto viene rifiutato: vivere in strada alcune volte è una scelta e cambiarla è difficile”.

“Credo sia utopico immaginare una città senza emarginazione – conclude Manzoni – la Stazione di Posta è un tassello aggiuntivo ai tanti servizi alla domiciliarità e strutture già presenti sul territorio che speriamo possa offrire aiuto concreto a chi ne ha bisogno”.